Gardolo, la lunga notte dei Rebel Rootz

di Fabio De Santi

È la notte dei Rebel Rootz quella di oggi al Palasport di Gardolo. Alle 21 inizia il party per lanciare Impronte il nuovo album di una delle più amate band trentine. Per l'occasione i Rebel hanno invitato ospiti ed amici a partire da Bunna voce dei mitici Africa Unite qui nelle vesti di dj. Ma sul palco ci saranno anche Anansi, Drimer, Ares Adam i ed altre guest a sorpresa. Intanto noi abbiamo ascoltato in anteprima «Impronte» insieme a Massimo Fontanari voce dei Rebel.

Max, l'apertura è affidata a "Mr dj" che pezzo è?

I dj nel mondo della musica sono fondamentali da sempre; ne sono i primi promotori e divulgatori, soprattutto nella musica reggae. Anche in Trentino la scena è molto attiva e abbiamo voluto raccontare quello che succede in una dance hall.

«Dammi la forza» pone l'accento sulle relazioni fra esseri umani.

Sì, le relazioni tra due persone sono caratterizzate spesso da alti e bassi e nei peggiori dei casi la storia finisce; qui si racconta il disperato tentativo di riconquista da una delle due parti in un ritmo che viaggia dallo ska a stacchi elettronici con sfumature roccheggianti.

I primi featuring del cd sono quelli in «La mia isola».

Qui abbiamo avuto l'onore di collaborare con due artisti e amici trentini, Ares Adami e Drimer in un misto tra il reggae e il rap con sonorità molto pop.

In «Every day» invece troviamo la collaborazione di Virtus.

Da Roma, Virtus ci aiuta in un pezzo che è un misto tra reggae e la jungle, in cui si parla di falsità, di sofferenza, del controllo del popolo tramite i mass-media, della società usata come pedina per il gioco dei potenti. Nel reggae si racchiude tutto in una parola «Babylon».

Il vero battito del reggae classico arriva però con «Dimmi di te».

Con questo brano abbiamo voluto assaporare le radici della reggae music, i bpm sono molto rilassati e il mood è molto caldo e dolce. Qui siamo sulla spiaggia in riva al mare e trascorriamo una notte con una ragazza, ma all'alba se ne va e ti accorgi di non sapere nulla di lei, neanche il nome, ma forse va bene cosi.

«Lascia che ti dica ancora» apre le porte all'estate grazie anche ad un vostro amico di sempre: Anansi.

Questo brano segna il ritorno di un grande artista e amico mr. Anansi. Per questo cd Stefano Bannò ci ha donato la sua voce e un testo bellissimo: noi l'abbiamo arrangiato nello stile Rebel. Questa canzone porta l'estate con un ritmo che va dal reggae al reggaetton, «Kilometri» guarda verso gli Stati Uniti.
Un giorno Loris è arrivato in studio dicendo: "Ragazzi ho scritto ai Cipes and the People (band di Los Angeles che adoriamo) chiedendo se vogliono collaborare su un brano". Noi increduli abbiamo acconsentito senza dare troppo peso alla cosa. Ma da lì a poco è arrivata la risposta positiva e non ci potevamo credere. Ho scritto il testo pensando alla mia seconda famiglia, i Rebel, parlando dei km in furgone, dei concerti , delle fatiche, in poche parole di noi.

Nella tracklist c'è anche un pezzo dedicato a Trento.

«La mia città» è nata dopo una serata trascorsa nella mia amata Trento: una città che adoro, bellissima ma ancora alla ricerca della propria identità. Le nostre mura sono piene di universitari, giovani che studiano e che la sera ricercano svago e una vita notturna che purtroppo risulta scarsa. Locali che chiudono presto e musica vietata dopo le 23 con limiti di volumi inaccettabili. Spero che le cose cambino in fretta. L'ultima notizia che mi ha lasciato dispiaciuto è la chiusura del Funivia centro nevralgico della musica in città.

Si ascoltano poi «Veste l'ombra» e «La regina».

Il primo ha un sound new roots con la bravissima Alice Righi che ci ha prestato la sua voce nella seconda strofa per un brano intimo ed introspettivo. «La regina» è dedicata alla musica che ci tiene uniti da molti anni e ci sta rendendo la vita fantastica. Qui parlo di cosa mi succede quando scrivo e compongo con il resto della band, della magia che si crea.

Il testo de «L'ultimo gioco» affronta diversi problemi del nostro presente.

Il brano tocca argomenti attuali e di forte impatto nella società di oggi e nel periodo storico che stiamo vivendo. Immigrazione, le stragi «silenziose» nel Mediterraneo, traffico di esseri umani e i muri alle frontiere.

La chiusura è affidata a "La nostra favola" e "Lacrime".

"L'amore sboccia tra persone, non tra sessi. Perché porsi dei limiti?" Parto da questa frase di David Leavitt perché mi ha sempre colpito. Penso che l'amore sia la cosa più bella e genuina del mondo, e deve essere anche la cosa più libera del mondo, vorrei vedere una società più buona, accogliente e che non giudica. «Lacrime» è un misto di suoni e generi che va dal reggae alla dub per finire con una «tecno» firmata Roby M Rage, il brano parla del mondo nel quale viviamo, di quello che vedo ogni giorno e che molte volte ti fa quasi perdere la speranza.

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