Tre giorni contro la tratta con l'impegno diocesano

La tratta di persone e il traffico di migranti sono due realtà diverse che sempre di più si intrecciano tra loro. Chi scappa da Paesi dove i conflitti e le carestie mietono sempre più vittime, si mette in viaggio senza avere un visto di entrata in un altro Paese. Perciò diventa estremamente vulnerabile e vittima di trafficanti, per i quali le migrazioni sono occasioni di lucro in violazione sistematica dei diritti umani.


Per la prima volta l’Ufficio pastorale - ambito pastorale immigrati - della Diocesi di Bolzano-Bressanone si impegna insieme ad altre associazioni sul territorio in un programma di sensibilizzazione dall’8 al 10 febbraio a Bolzano. L’iniziativa “C’è ancora chi tratta” è realizzata con Volontarius, La Strada-der Weg e Consis, operative nel Progetto Alba, con il sostegno della Provincia di Bolzano. Il Progetto Alba avviato dalla Provincia si occupa da 15 anni di emersione, accoglienza e inserimento lavorativo per le vittime di tratta.


Sono previsti tre incontri nel Centro pastorale in piazza Duomo: domani, giovedì 8 febbraio, dalle 9.30 in particolare per le congregazioni religiose femminili e maschili e i sacerdoti, con preghiera e riflessione a partire dal messaggio di Papa Francesco «Non più schiavi ma fratelli». Venerdì 9 febbraio dalle 9 alle 13 l’incontro per le classi delle scuole superiori: il programma prevede l’intervento di rappresentanti del Progetto Alba e la proiezione di un film. La giornata di sabato 10 febbraio dalle 9.45 alle 20 presenta un vasto programma formativo-informativo con interventi di rappresentanti del Progetto Alba e di esperti che hanno studiato sul ‘campo’ il fenomeno della tratta ai fini della prostituzione, con particolare attenzione alla realtà della Nigeria e Paesi confinanti.


La Giornata contro la tratta è nata da un primo incontro di quattro religiose con Papa Francesco nel settembre 2014: è stato espresso il desiderio di istituire una Giornata per far prendere coscienza del dramma che vivono i “nuovi schiavi” e delle dimensioni di un fenomeno sempre in crescita, sia per il numero delle persone schiavizzate in varie forme che per le ingenti somme di denaro che smuove a livello planetario.

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