«Hannah» di Andrea Pallaoro questa sera a Rovereto

di Fabio De Santi

In attesa dell'uscita nelle sale il 15 febbraio, «Hannah» - l'ultima pellicola del regista trentino Andrea Pallaoro - verrà presentata in anteprima oggi a Rovereto. Pallaoro sarà il protagonista dell'evento all'Auditorium Fausto Melotti nell'ambito di «Cinema presente» che si aprirà alle 18.30 con una conversazione moderata da Sergio Fant e proseguirà alle 21 con la proiezione del film, presentato in Concorso all'ultima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Un film segnato dall'interpretazione di Charlotte Rampling in una performance che a Venezia è valsa alla grande attrice britannica la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Da qui ha preso le mosse la nostra intervista con il regista. 

Pallaoro, sono passati quasi cinque mesi dalla Coppa Volpi a Charlotte Rampling per «Hannah». Come ha metabolizzato questo riconoscimento?
«Vedere Charlotte salire sul palco a ritirare la Coppa Volpi come migliore attrice è stato un momento assolutamente elettrizzate ed indimenticabile. Mi sento particolarmente legato alla Mostra Cinematografica di Venezia e ricevere un riconoscimento tale dal festival è stato incredibilmente significativo sia per Charlotte che per me. Detto questo sento però la responsabilità di aggiungere che i premi in questo nostro campo sono riconoscimenti soggettivi, non assoluti, per quanto facciano piacere. Il valore di un' esperienza cinematografica non è per me proporzionale ai premi vinti».
Il suo film dopo Venezia è finito sotto i riflettori. Si aspettava tutta questo clamore?
«L' attenzione fa molto piacere e ci ha permesso di confrontarci con spettatori in tante diverse parti del mondo. Dalla prima mondiale di Venezia non ho praticamente smesso di viaggiare da paese in paese, da festival a festival. È stata fino ad ora un' esperienza meravigliosa e stimolante».
Adesso «Hannah» è pronto ad affrontare la sfida delle sale. Cosa si aspetta?
«A dire il vero non ho aspettative ed il mio solo augurio è che il pubblico sia aperto ad un linguaggio cinematografico meno convenzionale. Sono chiaramente consapevole del fatto che "Hannah" richieda alla spettatore un coinvolgimento molto attivo e che questo possa provocare un certo senso di disagio. È un film che esplora lo stato psicologico ed emotivo della crisi di identità di una donna offrendo allo spettatore l' opportunità di fare un percorso molto individuale senza risposte o risoluzioni e di arrivare così alle proprie conclusioni proiettandosi nel personaggio e nella storia in modo da riconoscersi e possibilmente capire qualcosa in più di se stessi. È questo il processo di catarsi a cui aspiro con il pubblico».
Proprio su questo fronte i dati sugli incassi del cinema italiano per il 2017 sono sconfortanti: come vede questa crisi?
«Sono dati sicuramente sconfortanti che riflettono la direzione di uno "shift" culturale iniziato già da tempo e motivato da ragioni diverse».
Per molti si tratta di una lunga agonia con un cinema che viene pensato sempre più per il piccolo schermo. Qual è il suo pensiero a riguardo?
«È vero. Ma penso anche che ci sarà sempre bisogno ed interesse per il cinema come espressione artistica e personale e non solo come forma di intrattenimento. Sono esperienze diverse. ll cinema autoriale, il cinema più impegnativo sicuramente raggiunge un pubblico più ristretto e questo comporta un assestamento delle dinamiche produttive. Ma a mio avviso non significa certo che il cinema stia morendo. Il cinema è vivo e pulsa. Lo dimostrano tutte le nuove voci innovative e gli autori emergenti che ci regalano nuovi sguardi sull' essere umano e continue, stimolanti rivelazioni sul mondo che ci circonda».
Nell'intervista pubblicata sul nostro giornale lo scorso settembre lei parlava di una trilogia al femminile. A che punto è con il capitolo "Monica" e ha già pensato alla possibile protagonista?
«Sì, siamo ora nella fase di sviluppo del progetto. Puntiamo ad iniziare le riprese nell' estate/autunno 2018. Sono orgoglioso e felice di avere partners e collaboratori produttivi che ammiro e questo rende questo momento di preparazione sicuramente più appagante. La protagonista è già stata confermata ma non siamo ancora pronti a rivelarci».

comments powered by Disqus