Whitney Houston, una vita tragica

Il racconto in documentario, tra luci ed ombre, di icone della musica dal talento inarrivabile ma fragili, scomparse troppo presto.
È successo negli ultimi due anni con Amy Winehouse in Amy di Asif Kapadia , premiato con l'Oscar, Janis Joplin in Janis di Amy J. Berg e ora sono ben due i progetti importanti su Whitney Houston . Il primo ad arrivare è il più discusso, Whitney di Nick Broomfield , nelle sale italiane con Eagle Pictures con un'uscita evento di cinque giorni, dal 24 al 28 aprile.
Il film è stato girato in aperto contrasto con la fondazione che gestisce i diritti e l'immagine della cantante, la Whitney Houston Estate, presieduta dalla cognata della star, Pat Houston , che invece ha avallato il film non fiction sulla diva che sta realizzando il premio Oscar Kevin McDonald . Uno scontro nato dall'approccio di Broomfield, che ricostruisce in un percorso fortemente emozionale, attraverso oltre 30 testimonianze, di amici e collaboratori (tra i quali la sua guardia del corpo, David Roberts , che lanciò, inascoltato, l'allarme sugli eccessi della cantante), interviste d'archivio e immagini mai viste dal backstage del tour del 1999, la vita della stella, finita tragicamente nel 2012, a 48 anni.
Dall'arrivo fulmineo della fama a poco più di 20 anni, per un fenomeno dalla voce d'angelo capace di vendere oltre 190 milioni di copie, agli amori per l'amica e assistente Robyn Crawford , conosciuta negli anni del liceo, e il marito Bobby Brown , padre della figlia Bobby Kristina (anche lei scomparsa a soli 22 anni nel 2015 per le conseguenze di un'overdose). Si alza il velo sulla vita di Whitney. La sua fortuna di 250 milioni di dollari fu in gran parte spesa per mantenere famigliari e amici.

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