La piaga dei preti pedofili nel libro inchiesta «Lussuria»

Gli scandali sessuali nella Chiesa cattolica, la piaga dei preti pedofili, a lungo coperti dalle autorità ecclesiastiche, sono il tema del nuovo libro-inchiesta di Emiliano Fittipaldi, «Lussuria»

«Ogni giorno una ventina di sacerdoti varca le porte del palazzo del Sant’Uffizio, a venti metri dal colonnato disegnato da Gian Lorenzo Bernini in piazza San Pietro. Il lavoro, per loro, è mastodontico: perché, nonostante la stretta annunciata da Benedetto XVI e da Francesco, le denunce continuano ad arrivare a pacchi. Nel 2015 sono giunte ben 518 segnalazioni di “graviora delicta”, e - come si legge in un documento della Congregazione - per la grande ‘maggioranza riguarda abusi sessuali su minorì».

Gli scandali sessuali nella Chiesa cattolica, la piaga dei preti pedofili, a lungo coperti dalle autorità ecclesiastiche, sono il tema del nuovo libro-inchiesta di Emiliano Fittipaldi, «Lussuria», in uscita domani per Feltrinelli.

Il giornalista già processato e prosciolto dal tribunale d’Oltretevere nel caso «Vatileaks 2» per il suo precedente libro ‘Avarizià sulle malefatte finanziarie, torna così a occuparsi di Vaticano.

In «Lussuria», di cui l’Ansa fornisce un’anticipazione, emerge che per il 2014 il Vaticano chiarisce che su 587 cause (chiamate «ponenze») aperte dall’ufficio disciplinare, oltre 500 riguardano i crimini più disonorevoli. [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"1534436","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","style":"float: right;","width":"180"}}]]

Per il 2013 i dati sono più precisi: durante il primo anno di pontificato di Francesco, su 522 ponenze arrivate dalle diocesi, dagli istituti ed entità ecclesiastiche «dei vari paesi del mondo», l’84,8 per cento del totale (quindi 443 casi) ha interessato i graviora delicta, «di cui 401 riguardanti accuse credibili a carico di un sacerdote con un minore di meno di diciotto anni», ha spiegato a maggio 2014 monsignor Silvano Tomasi, allora osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite di Ginevra durante un’audizione al Comitato contro la tortura che chiedeva informazioni sul fenomeno.

Stesso impressionante trend del 2012 e del 2011, anno in cui le nuove pratiche aperte sono state 599, di cui 440 riguardanti i graviora delicta e di questi circa il 91 per cento (402 casi) concernente proprio abusi di chierici su bambini e ragazzini. Il rapporto tra il totale delle denunce e le accuse contro i maniaci sessuali, pubblicato sul volume L’attività della Santa Sede del 2011, come spiegano fonti interne alla Congregazione, «è stato confermato anche negli ultimi anni»: vuol dire che durante i primi tre anni di pontificato di Francesco sono arrivate a Roma all’incirca 1.200 denunce di casi di molestie e atti sessuali sui più piccoli. Quattrocento segnalazioni l’anno.

Meno rispetto all’anno record degli scandali statunitensi, il 2004, quando arrivarono alla Congregazione 700-800 cause, ma molte di più rispetto al periodo 2005-2009: nel quinquennio la media annuale dei casi segnalati al ministero preposto è stata inferiore ai 200 l’anno. Le denunce riprendono a correre di nuovo a partire dal 2010, arrivando a un raddoppio secco.

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