Il battito elettronico della Vallagarina nel cd «Reality Check»

di Fabio De Santi

Che la Vallagarina fosse una terra ricca di pulsioni sonore e di musicisti non è per noi una sorpresa ma ascoltando un cd come «Reality Check» si comprende come in questo caso sul fronte dell'elettronica ci sia una realtà estremamente creativa e variegata che va oltre le nostre aspettative. «Reality Check» unisce nella sue tracklist 13 artisti per 13 brani più una speciale bonus track attraverso 13 suoni differenti accomunati dalla passione per la musica elettronica.

L'idea è di fare il punto della situazione sulla musica elettronica in Vallagarina con diversi nomi che nell'underground locale sfornano piccoli gioielli apprezzati dai dancefloor di tutto il mondo è venuta al noto dj e producer roveretano Luca Fronza.

Ne è nata questa raccolta disponibile, come ci racconta Fronza in questa intervista, solo in formato fisico e non digitale che si può trovare nei negozi 100-One o chiederlo direttamente agli artisti partecipanti: Andrea Recla con il suo progetto Neve, Enrico Menegoni in arte Menevolt, il duo Acidmoon, Cesare Cavalli aka Cr3s, il producer Kick-Oh, il musicista jazz Juan Moretti, la crew Hip-Hop Altropianeta, Nanneex, Luca Setti, Frame, BBeta e lo stesso Luca Fronza aka Maggico.

Fronza, come ha preso forma questa compilation?

«Sono immerso a tempo pieno nel "clubbing" nazionale ed internazionale da molti anni. Questa passione mi ha dato l'opportunità di conoscere a fondo le varie scene musicali e apprezzarne tutte le sfumature. Sono rimasto sempre molto legato al territorio in cui vivo e così ho cercato di raccogliere i talenti locali, più o meno conosciuti, per creare questa compilation che ci rappresentasse a livello geografico. Una fotografia della scena locale, insomma».

In quali tempi ha raccolta il materiale necessario?

«Dall'idea alla realizzazione sono passati circa quattro mesi. Bisogna considerare che i brani sono inediti e in esclusiva per la compilation. Voglio pubblicamente congratularmi con tutti i "Producer" coinvolti che hanno lavorato sodo per consegnare i brani nei tempi stabiliti visto che i tempi erano stretti».

Si aspettava una scena così ricca?

«Essendo molto attivo qui in zona ho ben presente cosa succede nell'ambito musicale (non solo elettronico beninteso) e so che la valle è in continuo fermento grazie a musicisti e dj di spessore che collaborano e riversano la loro creatività nella vita culturale locale. Abbiamo una scena forte grazie al lavoro di tanti artisti e promoter. Basti pensare ai festival come "Summer Sessions" e "Open Air" che da anni portano a Rovereto eventi di elettronica stimolanti e danno ai più giovani la possibilità di appassionarsi a questo genere di musica».

Il termine elettronica è molto ampio, quali elementi sonori sono contenuti qui?

«Questa è stata la sfida più grande: raccogliere i talenti locali senza pregiudizi di età, genere, status. Il risultato è quantomai eclettico considerando che nel cd troviamo hip-hop, house, drum'n'bass, breakbeat, techno, dancehall».

Una raccolta che esce solo in formato fisico: come mai questa scelta quasi demodè?

«Gli obiettivi della compilation sin dal suo concepimento sono due: promuovere gli artisti locali e fotografare la scena con fini documentaristici. Per questo motivo abbiamo optato per il formato fisico da fare circolare liberamente ed in modo facile ed è per questo, grazie a sponsor come 100-One e Smartlab, che abbiamo deciso di renderlo gratuito. In una logica di supporto degli artisti locali abbiamo chiesto l'esclusiva sui brani solo fino a fine anno in modo che dopo possano immetterli sul mercato secondo le loro esigenze e senza vincoli e ci siamo preoccupati di rifornirli di un buon numero di cd da distribuire a loro gusto».

La sua idea è quella di dare continuità a questo progetto, ci sarà un volume 2?

«Sicuramente, ma spero anche molti altri. Il progetto sta riscontrando notevole attenzione e le idee per ampliare il concetto di "Reality Check" (che tradotto in italiano equivale al nostro "punto della situazione") ad altre forme d'arte non mancano. Per intanto ci concentriamo sul presente e sulla promozione di questo primo capitolo».

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