Ascolta, Loredana Cont si fa seria

di Antonia Dalpiaz

Quarantanni fa Loredana Cont intitolava la sua prima commedia dialettale A no saverla giusta e alla luce dei fatti, l'autrice più recitata in Trentino e conosciutissima anche fuori provincia lo sapeva eccome il modo giusto per arrivare al cuore di tanti spettatori e delle 125 compagnie che fino ad ora hanno rappresentato con successo i suoi lavori (34 commedie ed 8 monologhi). I dati Siae indicano che i suoi testi vengono rappresentati più di 300 volte l'anno, tradotti in vari dialetti e messi in scena oltre al Trentino, in Lombardia, Liguria, Friuli, Emilia e Marche. Lei stessa attrice, ha saputo e sa riversare nei suoi testi l'attualità filtrata attraverso un'acuta ironia e costruita in termini strutturali con un intreccio di dialoghi divertenti e ricchi di battute.
«Una caratteristica comune dei miei testi?» - sottolinea Loredana «Li scrivo in tre giorni, anzi in tre sere, raramente quattro, perché scrivo solo quando ho chiara la storia dall'inizio alla fine e quindi la scrittura viene facile. Anzi, sono i personaggi che vengono da me». Ma se il sorriso è una sua prerogativa, c'è tuttavia un testo «serio» che ci presenterà una versione di Loredana diversa da quella a cui ci ha abituati. Si tratta di un atto unico dal titolo Io sono l'altra che debutterà domani alle 20.45 presso il Teatro di Lizzanella . Lo metterà in scena La Compagnia dell'Attimo per la regia di Leonardo Franchini . Ne saranno interpreti Elisa Da Costa e Sabrina Campagna .
Loredana, quale è la genesi di questo lavoro «serio?» 
È un testo che ho scritto qualche anno fa quando mi avevano chiesto di fare uno spettacolo sulla donna. Volevo proporre qualcosa di nuovo, evitando di parlare della donna nei ruoli consueti e nella sua quotidianità: la mamma, la casalinga, la moglie, la lavoratrice ecc. E così ho scritto un testo che parla d'amore, dando voce alla donna che ama, innamorata di un uomo forse giusto, forse no. Poi mi hanno fatto capire che da me si aspettavano «soprattutto» di ridere e allora ho scritto «Chi dice donna còssa diselo» che è stato un successo. «Io sono l'altra» è rimasto nel cassetto. Adesso andrà in scena grazie alla Compagnia del'Attimo.
Di cosa parla il testo? 
Il testo racconta le vicende di una moglie e di un'amante che amano lo stesso uomo, che sanno dell'esistenza dell'altra, eppure non sono in competizione. Ma quale è veramente l'altra? Ognuna racconta il proprio sentimento, senza risentimento, analizzandolo, e nel procedere della storia è difficile per lo spettatore parteggiare per una o per l'altra.
Il pubblico ti conosce soprattutto per le tue commedie. Come reagirà davanti ad un tuo testo «serio»?
Il pubblico che si aspetta da me il divertimento e la risata può stare tranquillo perché continuerò a sfornare le mie commedie per le filodrammatiche e a portare in scena i miei monologhi (fra l'altro il 15 giugno ha debuttato a Genova con grande successo un mio nuovo lavoro «Colpa dei crauti e del'amor». Comunque è forse arrivato il momento di far conoscere un altro aspetto della mia scrittura appunto con «Io sono l'altra». È un testo in cui la parte più sorprendente, forse, è proprio l'autore, perché da me ci si aspetta un altro genere. Mi piacerebbe tanto che il «mio» pubblico venisse a vedere questo lavoro proposto dalla Compagnia dell'Attimo. Fra l'altro le due interpreti sono due attrici straordinariamente brave e sapranno certamente emozionare gli spettatori.

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