Addio a Gianmaria Testa il poeta delle Langhe

Lutto nel mondo della musica: è morto a soli 57 anni il cantautore piemontese Gianmaria Testa.

Era stato lui stesso lo scorso anno ad annunciare che era affetto da un tumore non operabile.

La notizia è apparsa anche sulla sua pagina Facebook con queste parole: «Gianmaria se n’è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico».

Tantissimi i fan che stanno esprimendo il loro cordoglio ricordando la sua attenzione per gli ultimi dai migranti ai poveri.

Gianmaria Testa era uno dei più raffinati cantautori italiani, capace di conquistarsi un seguito anche fuori dai confini nazionali con le sue canzoni poetiche, delicate, malinconiche.

Gianmaria Testa, classe 1958, viveva nelle Langhe, ma era stato scoperto musicalmente in Francia.

Il suo successo inizia con la doppia vittoria al Festival di Recanati nel ‘93 e poi nel 1994.

I suoi dischi sono Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006), il live «Solo ? dal vivo» (2009), Vitamia (2011) e Men at work (2013).

Più di 3 mila concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portagallo, con quattro serate tutte esaurite all’Olympia di Parigi.

Personaggio schivo con una carriera senza compromessi, pochissime sono le sua apparizioni televisive o passaggi radiofonici.

La sua vera forza è stata il passaparola.

Chi è andato a un suo concerto non potrà dimenticarlo.

Testa ha collaborato con tantissimi musicisti italiani del jazz e del folk: da Gabriele Mirabassi e Enzo Pietropaoli a Paolo Fresu; da Rita Marcotulli a Riccardo Tesi (col quale ha dato vita al Progetto Saramago, una sorta di omaggio al grande nobel per la letteratura); da Enrico Rava (insieme al quale ha presentato con grande successo per Fuorivia Guarda che luna!, spettacolo dedicato alla figura di Fred Buscaglione a Battista Lena.

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