Graham Nash, il grande del rock

TRENTO - Dopo quattordici anni di attesa Graham Nash torna con un nuovo disco, «This Path Tonight» che uscirà il 15 aprile. Un album di di riflessione e transizione di un cantautore la cui carriera (the Hollies, CSN, CSNY) ha attraversato cinque decadi ed ancora prosegue che sarà al centro di un tour internazionale con cinque tappe anche in Italia fra cui quella del 6 giugno all’Auditorium S.Chiara di Trento. Proprio dalle canzoni di «This Path Tonight» è iniziata la nostra intervista con il cantautore americano entrato due volte nella Rock and Roll Hall of Fame, nella Songwriter Hall of Fame  oltre ad essere stato vincitore del Grammy Award,
Nash, come descriverebbe This is Path Tonight a partire da questo titolo così evocativo?
«Questo album è un viaggio emozionale che sto facendo in questo momento della mia vita. Il titolo rappresenta me che cammino verso il mio futuro che vedo ancor così luminoso».
Quando ho l’opportunità di parlare con una leggenda della musica come lei mi chiedo sempre quale sia la sua fonte d’ispirazione?
«L’ho sempre trovata e la trovo anche oggi nell’ amore. Recentemente mi sono innamorato di una di una splendida donna, un’artista di New York, Amy Grantham. Sono innamorato e devo tirare fuori i miei sentimenti e lo faccio attraverso la produzione di musica, fotografia, arte, pittura o scultura. Sono un artista e devo in un certo senso esprimere le mie sensazioni.»
Quali forme avrà il tour che approderà anche a Trento e qual’è l’aspetto che più la coinvolge nei live?
«Per il tour legato a «This Path Tonight» ho pensato ad un set essenziale e cosi al mio fianco sul palco ci sarà solo Shane Fontayne. Dei momenti live mi piace la comunicazione che si instaura con le persone che vengono a vedermi, voglio vedere i loro occhi, stabilire un contatto»-
Che effetto le fa il pubblico italiano?
«Amo suonare in Italia, i fans italiani sono pazzeschi e ti trasmettono sempre una grande carica»-
Questo album arriva dopo ben quattordici anni, come mai questa lunga attesa?
«A pensarci sono davvero tanti. Però non bisogna dimenticare che negli ultimi dieci anni ho fatto diverse cose, ho prodotto 16 cd, ho realizzato box sets per David Crosby, ho realizzato il boxset di Still con 4 cd, ho fatto un tour negli stadi … diciamo che sono stato un ragazzo molto impegnato!».
This Path Tonight è pubblicato anche su vinile. I dischi stanno avendouna seconda vita, mi sembra una sorta di ritorno ad un suono originale in un mondo fatto di musica digitale. Cosa pensa di questa tendenza?
«Ho voluto che questo lavoro uscisse anche su questo supporto e sono d’accordo sul fatto che il vinile stia avendo una seconda vita. Come dice lei è un ritorno ad un suono “originale” e io adoro il suono del vinile. Sono davvero emozionato per questo ritorno del vinile, un fenomeno incredibili, in America negli ultimi anni c’è stato un incremento incredibile delle vendite di vinili e giradischi».
Qual è il periodo della tua lunga carriera che conserva nel cuore?
«Ci sono state tante cose meravigliose nella mia vita, momenti bellissimi. Per esempio quando, era il 1969 e con noi c’erano anche i Beatles, ho parlato con sua maestà la regina d’Inghilterra che mi ha letteralmente stordito, chiedendomi della mia band gli Hollies. Ci sarebbe tanto da raccontare ma senza dubbio dire  che grazie alla musica ho avuto una vita davvero incredibile».

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