Radio Dolomiti ha compiuto 40 anni

Quarant'anni e non sentirli. È un bel traguardo quello che il 24 dicembre ha tagliato Radio Dolomiti. Da quando Angelo De Tisi, un coraggioso ex direttore di crociera, iniziò le trasmissioni "libere" da Margone con i dischi di vinile, al compleanno festeggiato ieri al Palalevico insieme ai Nomadi in concerto, il mondo è cambiato. È cambiata anche Radio Dolomiti che tuttavia continua ad avere un posto speciale nel cuore dei trentini (e non solo loro visto che le trasmissioni coprono l'Alto Adige "sconfinando" in Austria, Veneto e Lombardia): con quasi 50.000 ascoltatori nel giorno medio (dati Radiomonitor) rimane saldamente la radio commerciale più ascoltata in Trentino.

«Il segreto di un successo così duraturo - spiega il direttore, Corrado Tononi, che nel lontano 1985 proprio nella storica sede di piazza Lodron iniziò la sua avventura nel mondo del giornalismo e dei mass media - credo si possa riassumere in una formula: Radio Dolomiti da sempre racconta il Trentino ai trentini. Questo attraverso l'informazione, ma anche le rubriche specializzate, le dirette dal territorio di tutti i grandi eventi, il grande spazio dedicato allo sport, la musica di qualità e il contatto costante con i nostri ascoltatori. Ma una storia di successo come quella di Radio Dolomiti non può prescindere dal gioco di squadra: tra interni ed esterni, con noi lavorano circa venti persone che tutti i giorni portano in radio professionalità ed entusiasmo. Senza questo contributo di anima e di cuore non saremmo mai riusciti a fare tanta strada». Avere tanti ascoltatori per una radio commerciale è anche sinonimo di libertà: l'attenzione degli investitori pubblicitari consente infatti a Radio Dolomiti di guardare al futuro con ottimismo nella "grande famiglia" dell'informazione di cui fa parte anche l'Adige.

Un compleanno tondo come il 40°, con l'ingresso negli «anta», andava festeggiato in modo speciale. «Piuttosto che organizzare un unico grande evento - spiega Tononi - abbiamo preferito festeggiare per tutto il 2015 attraverso molte iniziative e giochi, ma anche una trasmissione che ha raccolto testimonianze e ricordi di chi è passato da Radio Dolomiti negli ultimi 40 anni. Idealmente questo 2015 speciale lo concludiamo stasera (ieri per chi legge, ndr) al Palalevico, dove 40 dei nostri grandi ascoltatori partecipano al concerto e a tutto il backstage dei Nomadi». Nomadi che a loro volta festeggiano i 50 anni dalla loro prima esibizione life in Trentino.

Il mondo è cambiato, ma a Radio Dolomiti ci sono delle trasmissioni che hanno retto, quasi immutate, al passare dei decenni. È il caso, per esempio, delle dediche romantiche, che divennero un vero fenomeno di costume nei primi anni della radio commerciale. Ieri come oggi - al venerdì sera grazie a Enrico Santini, una delle voci storiche della Radio - gli ascoltatori si sintonizzano sulle frequenze di Radio Dolomiti in attesa della canzone con dedica che, nell'epoca di Facebook e dei social, fa ancora tremare per l'emozione.

Emozione che Gabriele Biancardi giura di provare ancora oggi, proprio come 36 anni fa quando, giovanissimo, per la primo volta si trovò a tu per tu con il microfono a presentare i primi successi di Michael Jackson. «È sempre emozionante - ci racconta lo storico dj, conduttore e speaker dell'emittente radiofonica di via Missioni Africane - perché la radio cambia sempre. Il contatto diretto con il pubblico regala emozioni nuove. Ma se una volta per avere successo poteva bastare trasmettere buona musica, oggi che i brani li puoi scaricare e ascoltare da mille fonti diverse, devi metterci anche una forte personalità. La radio ha successo se gli ascoltatori si sentono protagonisti, che poi è l'opposto di quanto avviene in tv dove rimangono passivi».

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