In tremila sotto la cupola stregati da Mario Biondi

di Tommaso Gasperotti

Impermeabile, cappello scuro e la sua inconfondibile voce hanno riempito la cupola del Mart.

Alle nove in punto Mario Biondi, il cantante bianco con la voce «black», entra in scena scaldando in un momento la fredda serata di Rovereto. Serata delle grandi occasioni che ha richiamato in piazza oltre tremila spettatori, secondo le stime del Comune. E ci sono stati tutti alla fine. Cupola gremita, e anche il corridoio d'accesso strapieno. Un concerto «magico». E una folla che fino all'ultimo ha ballato e si è scatenata sulle note coinvolgenti e calde di Biondi e della sua band. Anche l'acustica sotto la cupola, che in passati eventi aveva rappresentato un bel problema, è stata studiata al meglio per regalare al pubblico un'ottima performance.

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La batteria è stata incastonata in una struttura trasparente per evitare i rimbombi e sono stati interpellati fonici e tecnici che già avevano avuto a che fare con le complicate sonorità della piazza del Mart. il salotto culturale di Rovereto per una sera pista da ballo. Tutto è filato liscio. Anche la sicurezza è stata impeccabile. Prima che la piazza aprisse, verso le 19.30, gli agenti della sicurezza e le squadre di artificeri con tanto di cani al seguito, coordinate dalla vicequestore Ilva Orsingher, hanno garantito l'ordine pubblico controllando gli interni del museo d'arte e la biblioteca. Poi, l'apertura dei cancelli. E qui, altri controlli, seppur molto fluidi, degli zaini e delle borse della gente che pian piano affluiva.

Le prime fan ad entrare due ragazze di Bolzano: alle 19.23 in punto. Fino a una mezz'ora prima del concerto la piazza era ancora semivuota, e solo all'ultimo un fiume di persone si è riversato al Mart segnando il tutto esaurito. Al lato del palco i ragazzi disabili della «Barba Band» e di «Macramè». Emozionati, hanno incitato il cantante siciliano per tutta la performance. In mezzo alla folla anche il sindaco Francesco Valduga: «E' un momento di festa per tutti, una serata dal sapore magico. È una soddisfazione vedere la città esce, si presenta e si diverte». Perchè proprio questo si voleva. Una piazza aperta e accogliente che all'entrata in scena di Biondi è esplosa.

Nessun posto a sedere, nessuna tribuna d'onore o discorso ufficiale. Solo spazio alla buona musica. Il crooner siciliano ha incantato la platea di Rovereto aprendo lo show con un classico del suo repertorio: «Love is a temple». Le atmosfere magiche e sensuali, molte delle quali natalizie, si sono susseguite per oltre due ore, regalando alle migliaia di persone, per lo più trentine, uno spettacolo di Natale da ricordare.

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