Al Mart la premiere del film su Depero

È quella di mercoledì prossimo, 9 dicembre al Mart di Rovereto alle 18, la premiere del film «Depero, Rovereto New York e altre storie». Quello affidato alla regia di Nello Correale , è il primo film documentario, dalla durata di '72 minuti sulla vita e l'opera di Fortunato Depero ed è stato prodotto da Tipota Movie Company-Roma e FilmWork-Trento, con il contributo di Trentino Film Commission e la collaborazione del Mart e della Casa d'arte Futurista Depero.

Nel film documentario, girato tra Rovereto, Milano, Trento e New York (dove ancora oggi sono presenti i segni della sua arte, riconosciuti ed apprezzati da musei come il Guggenheim), le testimonianze - tra gli altri - di Alessandro Mendini, Maurizio Nichetti, Raffaele Bedarida, Mario Botta, Nicoletta Boschiero, Maurizio Scudiero, Viviane Green e Daniel Hurlin, propongono la visione del «futuro» di Depero come opera del presente coniugando il destino locale dell'artista con le sue tempestive e decisive aperture a livello nazionale e internazionale.

Il racconto è quello di un artista davvero sorprendente quale è stato Fortunato Depero che si è spinto ben al di là dei circuiti codificati dell'arte, incrociando l'avanguardia e costruendo una forma di arte totale che spazia dalla pittura al teatro, dalla scenografia alla fotografia, dalle arti applicate alla grafica pubblicitaria, dall'«onomalingua» fino all'editoria.
«Grazie al sostegno di istituti, archivi, consulenti che fanno capo a musei sia italiani sia americani - ci ha spiegato Luca Dal Bosco produttore esecutivo della pellicola con la FilmWork - abbiamo potuto, per la prima volta, fare un ritratto esaustivo dell'opera dell'artista roveretano»

Il film documentario «Depero, Rovereto New York e altre storie» viene lanciato proprio nel momento in cui si celebra il Manifesto della Ricostruzione Futurista dell'Universo del 1915 firmato Balla-Depero. Il messaggio al mondo dell'arte era inequivocabile: «Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l'universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente».

«La realizzazione di questo film documentario - spiega Dal Bosco - ci è stato proposto da Nello Correale regista e produttore della romana Tipota e nasce, oltre che dal fascino davvero particolare dell'avventura artistica di Fortunato Depero, anche dalla semplice considerazione che non esisteva un film che parlasse della sua figura. Depero oggi sta vivendo una vera e propria riscoperta a livello internazionale. Basti pensare al successo che ha avuto la mostra sul futurismo al Guggenheim di New York dove Depero emerge come «l'artista futurista» per eccellenza.

Gli altri infatti erano pittori mentre lui era un sacco di altre cose: designer, grafico, scenografo, costumista, pubblicitario, autore radiofonico e di sceneggiature per il cinema. Un artista che come pochi è stato in anticipo sui tempi.La factory di Warhol lui l'ha fatta, sempre a New York trent'anni prima».

Un film documentario destinato quindi a destare grande attenzione e a far discutere: «Il film è incentrato sui materiali d'archivio (lettere, documenti, oggetti) conservati in grandissima parte dal Mart di Rovereto e su una serie di testimonianze di livello assoluto sia italiane sia di artisti americani come Daniel Hurlin, Jessica Palmieri e Vivien Green del Guggenheim di New York dove il film è stato in gran parte girato». «Depero, Rovereto New York e altre storie» mette in evidenza il ritratto di un'artista vero: «Un artista - sottolinea Dal Bosco - in anticipo sui tempi anche se particolarmente sfortunato. Il suo viaggio in America coincide con la grande depressione (1929) e poi la sua attività è fortemente segnata dagli sconquassi di due guerre mondiali. Il nostro è dunque un ritratto che comunica la grande forza d'animo e lo spirito d'avventura di Depero che, nonostante tutto non si perderà mai d'animo».

Luca Dal Bosco non nasconde le sue aspettative su questa pellicola «L'auspicio è quella che il film venga visto da più persone possibile, anche se il mercato televisivo per questo genere di lavori è davvero pochissima cosa, anche economicamente. Peccato perché l'interesse del pubblico è davvero grande, molto di più di quanto ci si possa immaginare. Basti pensare che la pagina Facebook sul film documentario che abbiamo lanciato ha superato nel giro di due giorni le 60.000 visualizzazioni. Abbiamo richieste del film da tutto il mondo, perfino dalla Malesia e dal Giappone».

Nessuna paura dunque che la figura di Depero sia stata in qualche modo «inflazionata» in questi anni: «Certo in Trentino spesso capita che quando si sente parlare di Depero, in tanti alzino gli occhi al cielo, invece nel mondo la sua figura, la sua opera, la sua avventura sono considerate una cosa davvero unica e irripetibile. Gli archivi del Mart (l'Archivio del '900) sono una risorsa incredibile da questo punto di vista (non solo riguardo a Depero) e che ha dei margini di «sfruttamento» ampissimi. Noi speriamo di avere occasione di lavorarci ancora».

 

DEPERO - Rovereto, New York e altre storie (trailer ufficiale) from Andrea Traina on Vimeo.

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