Venerdì a Nomi in scena il rock di The Gang

di Fabio De Santi

Quando si parla di un gruppo come i The Gang la memoria va ad una serie di dischi fondamentali del folk rock barricadero italiano del secolo scorso. Album come Barricada Rumble Beat, Reds, Le radici e le ali e Storie d'Italia mantegnono ancor oggi, per noi, tutta la loro forza nello spessore dei testi e nel mood sonoro.

Una premessa fondamentale questa per annunciare il ritorno on stage dei Gang attesi venerdì 23 ottobre alle 21,30 , sul palco dell'edizione autunnale di Nomi On The Rock che ritorna in Vallagarina organizzato dai ragazzi di Musicandolarte. Un concerto, il loro, aperto dai trentini L'Ira di Giotto mentre sabato sera on stage ci saranno Funk.You, The Izers e Hell Spet . Quella a Nomi on The Rock sarà anche l'occasione per scoprire il nuovo disco della band Sangue e cenere fresco di pubblicazione ed uscito a ben 15 anni da Controverso.

Il disco, il dodicesimo dei Gang, nasce grazie al supporto della rete che ha premesso al gruppo dei fratelli Sandro e Marino Severini di autofinanziarsi attraverso il crowdfunding riuscendo ad ottenere il 917% della somma richiesta. In questi lunghi anni d'attesa per un nuovo cd di inediti in studio i Gang non sono certo rimasti con le mani in mano e hanno dato vita infatti a lavori legati al loro territorio, le Marche, e all'impegno sociale e politico che da sempre contraddistingue le loro liriche oltre che le loro azioni in musica.

Hanno portato in scena le canzoni della Resistenza e continuato a girare l'Italia, suonando e denunciando le tante, troppe, ingiustizie di fronte alle quali ogni giorno si cerca di reagire. La voglia di ritornare a incidere un album di canzoni inedite è anche merito dei tanti fan e sostenitori del gruppo, che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell'album attraverso il crowdfunding che ha permesso ai Gang di totalizzare una somma dieci volte superiore a quella inizialmente richiesta per completare le registrazioni (6 mila euro la richiesta, quasi 60 mila raccolti!) Una dimostrazione di fiducia e affetto senza precedenti. «Sangue e cenere» contiene undici tracce, fra cui vi segnaliamo le ispirate «Non finisce qui», «Alle barricate (dedicata all'Oltretorrente)», «Marenostro» e «Perché Fausto e Iaio?».

Il disco è stato realizzato tra le Marche, New York e il New Mexico e il missaggio è stato affidato a Jono Manson, produttore dell'intero lavoro e vero membro aggiunto della formazione.
L'album è vicino a un certo soul bianco e rythm'n blues, anche se non mancano gli episodi ricchi d'elettricità e, oltre agli abituali collaboratori, la band ha potuto contare per la realizzazione dell'album su una nutrita schiera di musicisti statunitensi. Nella lunga lista spiccano ad esempio i nomi della sezione fiati che abitualmente è sul palco dei concerti di Bruce Springsteen & The E-Street Band, per non parlare poi del magico accordion di Garth Hudson della Band, del pianoforte di Jason Crosby o dell'hammond di Brant Leeper.

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