La Haydn con il Jolly al Maggio

Trasferta di gran lustro per l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che stasera si esibisce all'Opera di Firenze (ore 20.30), ospite del 78° Festival Maggio Musicale Fiorentino. In programma «Jeu de cartes», ironico balletto che Igor Stravinskij crea nel 1936 (all'apice del suo periodo neoclassico) per l'American Ballet: una vera e propria partita di poker suddivisa in tre mani, in cui le carte tentano di sconfiggere il diabolico Jolly.

La seconda parte del programma è invece interamente dedicata a Gustav Mahler: Sechs Frühe Lieder e quindi Fünf Frühe Lieder, tutti nell'orchestrazione di Luciano Berio, questi ultimi dedicati a Zubin Mehta per il suo cinquantesimo compleanno ed eseguiti per la prima volta proprio dall'Orchestra Haydn a Dobbiaco, nel 1986; quale brano conclusivo l'Adagio della Sinfonia n. 10 in Fa diesis min., primo movimento (e l'unico completato) dell'ultimo lavoro del grande compositore boemo. Sul podio il direttore principale, maestro Arvo Volmer, la voce solista è quella del baritono Dietrich Henschel.

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