Trenta canzoni per Jovanotti in nome della libertà

"Ho la sindrome del voler sempre dimostrare qualcosa ma oggi sono la fotografia dell'uomo felice". Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, così riassume il lavoro fatto per il nuovo album "Lorenzo 2015cc". Il disco ha una scaletta composta da trenta canzoni, che raccontano altrettante facce differenti del medesimo cantautore che fa ballare gli stadi, strizza l'occhio al rock e chiama musicisti da tutto il mondo per partecipare alle sessioni in studio, da Manu Dibango a Bombino (ma anche Le Luci Della Centrale Elettrica e Zibba sul versante testi) passando per tanti altri. La fase di realizzazione del prodotto finito, suddivisa in tante parentesi e interrotta anche da una polmonite causata da un batterio che l'ha costretto a uno stop improvviso, ha avuto inizio dopo i concerti negli stadi di due anni fa e si è svolta tra Cortona, Milano, Los Angeles e New York. "È un disco che gira attorno alla parola libertà - spiega Lorenzo - perché concepito lontano da ogni tipo di condizionamento".

Un album, quello affrontato dal cantautore che ancora oggi comincia sempre a scrivere in forma rap ("parto sempre come se dovessi fare un disco di quel tipo") salvo poi cambiare linguaggio in corsa, che inizia un nuovo viaggio anche sul fronte della scrittura. "Il vero cambiamento di questo disco è nella scrittura - racconta Cherubini - perché ho provato a farlo anche in modo narrativo, scrivendo canzoni che fanno vedere cose. Con questo lavoro ho cominciato un percorso nuovo". Il Lorenzo di oggi è anche quello dell'iconografia motociclistica che lo ha sempre accompagnato, dalla potente custom americana che cantava in 'La mia moto' fino alla pettorina da motocross che indossa sulla copertina del nuovo disco e al cinquantino che è tra i simboli del nuovo disco, dinamico e veloce come un quattordicenne che scopre per la prima volta un mondo potenzialmente senza confini, con la libertà delle due ruote motorizzate.

"Ogni mio disco è come un giro di pista fatto al limite - spiega - e non si può pensare di chiedere a Valentino (Rossi ndr) di girare piano". Parte del nuovo album sarà anche protagonista del nuovo giro di concerti negli stadi previsto per la prossima estate, con inizio il 20 giugno da Ancona e termine il 30 luglio a Bari, con tre date a Milano già confermate e due a Firenze. Musica suonata e cantata a parte, durante la presentazione dell'album oggi a Milano, Cherubini è tornato anche sull'argomento Matteo Renzi, del quale è stato sostenitore della prima ora. "Resto dell'idea che sia l'unica possibilità concreta di cambiamento - dice lui - e l'unico paragone credibile tra lui e Berlusconi, del quale sono stato oppositore, può essere fatto sul tema della comunicazione. Avevamo davanti lo stesso presepio da anni, mentre adesso qualcosa sta cambiando"

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