Il rock bucolico dell'Ira di Giotto: il video girato in val di Non

Un piccolo film, un piccolo capolavoro in chiave trentina. È il video della Mia Waterloo, il singolo dell'Ira di Giotto: una canzone rock che diventa una storia dal finale a sorpresa, in un'ambiente incontaminato e bellissimo, d'altri tempi. La sapiente regia di Matteo Scotton, che ha girato e montato la clip ideata dallo stesso regista insieme alla band, dà un tocco magico al pezzo. La storia inizia in una casa, a Denno. Un anziano, un giovane Holden (Alessio Zeni, il cantante, prende una trentina d'anni in più grazie al trucco di Annalisa Manara) si alza dal letto e inizia una serie di riti, dal caffè alla legna nella stufa. Si veste e esce di casa, procedendo in direzione Sarnonico, dopo aver superato il lago di Santa Giustina, con la sua fidata valigetta in mano. Tra i colori autunnali (il video è stato girato in due giorni lo scorso autunno) arriva sotto un grande albero, dove un gruppo di anziani (la band) sta scavando alla ricerca della misteriosa scatola nera. Il finale è una sopresa, con gli anziani, novelli Benjamin Button, che tornano giovani.

IL VIDEO

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"179961","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]

comments powered by Disqus