Politica / Elezioni

Il Procuratore Tarfusser candidato alle Europee per «Azione» di Calenda, correrà nella circoscrizione Nord Ovest

L’annuncio a Milano, con il leader del partito: «Sarà un nostro candidato di punta». E lui spazza via i sospetti: «Non ho chiesto la revisione del caso di Erba per farmi pubblicità»

BOLZANO. Cuno Tarfusser, il sostituto procuratore della Corte d'appello di Milano che ha fatto riaprire il caso sulla strage di Erba, si candida con Azione di Carlo Calenda. Il magistrato conferma la notizia: "Mi è stato chiesto di candidarmi da chi comunque probabilmente avrei votato e nei giorni scorsi ho sciolto le riserve", racconta.

"Credo di essere ancora in grado di dare qualcosa, non alla giustizia, perché sono vicino alla pensione, ma l'esperienza non mi manca, anche a livello internazionale. Inoltre qualche competenza linguistica non guasta", evidenzia il bolzanino che ad agosto compie 70 anni. Tarfusser ha a lungo guidato la procura di Bolzano, per poi passare alla Corte penale internazionale dell'Aia, prima di tornare in Italia presso la Corte d'appello di Milano.

"Siamo molto felici e onorati di avere Cuno Tarfusser nella nostra lista per le europee perchè è un magistrato di primissimo ordine" ha detto il leader di Azione Carlo Calenda a una conferenza stampa a Milano dove ha presentato la candidatura del sostituto procuratore della Corte d'appello di Milano, che ha fatto riaprire il caso sulla strage di Erba.

Tarfusser sarà candidato per la circoscrizione nord ovest: "è stato per quasi 11 anni alla Corte penale internazionale, ha un'esperienza nella buona gestione degli uffici giudiziari, in particolare a Bolzano con un record in efficienza della gestione dei procedimenti - ha aggiunto Calenda -, un tema che per noi è molto importante. Sarà uno dei candidati di punta della lista del nord ovest".

"Per noi è fondamentale in queste elezioni avere la migliore lista mai fatta in termini di competenze - ha concluso -. Non sono onorato, ma più che onorato di averlo nella nostra lista". 

Il giudice ha anche respinto i sospetti: "La mia candidatura risale come prima idea all'11 di aprile e quindi non è un'idea molto datata. Non venite a dirmi che ho fatto la richiesta di revisione sul processo di Erba perché un anno dopo sarei stato candidato" ha detto a Milano. "Ho deciso domenica, non sono abituato ad essere seduto davanti ad un simbolo di partito - ha concluso -, perché ho fatto per anni il magistrato e ho dato tutto me stesso alla giustizia. Ho accettato perché sono alla fine della mia carriera di magistrato ma mi sento ancora troppo in forze e mentalmente ancora sano ed equilibrato. Inoltre sono fortemente europeista".

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