Social / Giustizia

Condivide in rete il video hard della paesana minorenne: sedicenne finisce in tribunale e rischia grosso

Il ragazzo «riconosce» la coetanea su Instagram e rilancia il filmato ai compagni di classe: rinviato a giudizio, nel frattempo la sua famiglia prova a risarcire

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TRENTO. Avrebbe trovato sui social un video "senza veli" di una compaesana, poi lo avrebbe condiviso in una chat di Whatsapp senza il consenso di lei. Per questo un ragazzo di 16 anni dovrà rispondere ora davanti al giudice del tribunale di Trento, accusato del reato di diffamazione ai danni di una coetanea.

Il tutto è avvenuto nel 2020 in una valle del Trentino. Stando alle ricostruzioni il giovane,  utilizzando Instagram, sarebbe riuscito a trovare un video che ritraeva una ragazza - sua conoscente, essendo entrambi dello stesso paese - in atteggiamenti intimi in una chat che la vittima pensava essere "privata".

Riconoscendola in volto, il sedicenne - senza averne diritto - avrebbe quindi trasmesso quelle immagini esplicite per condividerle in una chat con alcuni dei compagni di classe.

E proprio altri tre-quattro di loro avrebbero a loro volta inoltrato il video, diffondendo ulteriormente quel video.

Dopo essersene accorta, la ragazza perciò, ha deciso di sporgere querela alle forze dell'ordine, dichiarando di non essere lei la protagonista del video. Cosa che ha fatto entrare in gioco una perizia tecnico-informatica per un'accurata analisi, con tanto di riconoscimento facciale, per capire se realmente si trattasse della ragazza o meno.

Dopo aver aperto un fascicolo a carico di due ragazzi, la posizione di uno di loro è stata stralciata, vista la detenzione di materiale pedopornografico, mentre il sedicenne in questione invece è stato rinviato a giudizio. Nel frattempo sono in corso delle trattative con la famiglia della vittima, per quantificare un possibile risarcimento danni. 

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