Commercio / Polemica

Plateatici: esercenti esasperati, si torna alle norme restrittive pre Covid. Comune di Trento e Provincia nel mirino

Confesercenti raccoglie il malcontento di bar e ristoranti, abituati ad anni di «deroghe» per il lockdown, ora rischiano di perdere posti all’aperto nelle città

TRENTO. Dopo due anni di «deroghe» e liberalizzazione per risollevare la categoria dal lockdown, ora le norme per i plateatici tornano stringenti, e gli esercenti (di bar e ristoranti) sono in rivolta per la «stretta». Confesercenti del Trentino è in prima linea, con una richiesta di incontro urgente per affrontare le prescrizioni dei plateatici «che, in molteplici casi si rivelano eccessivamente restrittive».

Confesercenti del Trentino oggi ha richiesto formalmente un incontro urgente alla Soprintendenza, agli Assessori provinciali Gerosa, Failoni e Gottardi, al Consorzio dei Comuni e al Comune di Trento rappresentato dal Sindaco Ianeselli e dall'Assessore Baggia.

«La recente ondata di disposizioni ha suscitato preoccupazione riguardo alle recenti direttive emesse dalla Soprintendenza della Provincia Autonoma di Trento, che stanno creando difficoltà e incertezze per i pubblici esercizi», afferma Massimiliano Peterlana – Vicepresidente di Confesercenti del Trentino.

«È evidente che le recenti disposizioni abbiano posto una serie di sfide e complicazioni per i gestori di locali pubblici, con particolare riferimento alle questioni relative ai permessi e alle regolamentazioni da rispettare. Queste misure non solo stanno creando disagi operativi, ma potrebbero anche avere ripercussioni significative sulle attività economiche e sul tessuto sociale della nostra comunità", prosegue Peterlana.

In particolare, si è evidenziato che nel Comune di Trento sono state emesse numerose limitazioni, al fine di regolarizzare l'occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi. Tuttavia, alcune di queste misure si rivelano eccessive limitando la possibilità per baristi e ristoratori di usufruire dei plateatici. Soprattutto quando il locale si trova in edifici storici di pregio e sotto tutela dei Beni storici, culturali e architettonici.

«Ritengo che sia fondamentale affrontare queste problematiche con la massima urgenza e

determinazione al fine di trovare soluzioni adeguate che possano conciliare le esigenze di tutela del patrimonio culturale con la necessità di sostenere le attività commerciali locali», conclude Peterlana.

Confesercenti Trentino chiede con fermezza un incontro con tutti i rappresentanti competenti al fine di discutere approfonditamente delle problematiche attuali future per collaborare alla ricerca di soluzioni efficaci per il futuro.

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