Giustizia / Il caso

Trento, nigeriano prosciolto dall'accusa di riduzione in schiavitù

A sei anni dalla prima condanna, la Corte di assise di appello di Trento ha prosciolto un 45enne anche dall'accusa di violenza sessuale e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

TRENTO. A sei anni dalla prima condanna, la Corte di assise di appello di Trento ha prosciolto il 45enne di origine nigeriana Lawrence Saribo dall'accusa di riduzione in schiavitù, violenza sessuale e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Assieme a lui è stato assolto anche il fratello Harrison Atuma, di 34 anni, inizialmente condannato con rito abbreviato a tre anni per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Nella sentenza la corte, presieduta dal giudice Ettore Di Fazio, ha sottolineato l'estraneità di entrambi nei confronti di fatti che sarebbero avvenuti in Libia prima del 2015. Le motivazioni verranno depositate nell'arco di 90 giorni.

Saribo e Atuma erano rimasti coinvolti a diverso titolo nell'ambito di un'indagine di polizia sulla tratta di esseri umani, partita nel 2017 in Trentino, sulla base di una denuncia.

Secondo la prima ricostruzione, i due uomini, attraverso l'appoggio anche di familiari e altri congiunti, avrebbero terrorizzato alcune donne attraverso i riti ju-ju (il voodoo nigeriano), riducendole di fatto in schiavitù. Saribo venne condannato a 12 anni di carcere nel 2018, scontandone quasi tre.

"Fin dall'inizio si è dichiarato innocente, e ha deciso di rimanere in Italia anche dopo il rilascio, nel 2020, trovandosi un lavoro e rimanendo a vivere qui per dimostrare la propria estranierà ai fatti", ha spiegato, a margine, l'avvocato della difesa Nicola Zilio.

 Riduzione in schiavitù, violenza sessuale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di donne da poi sfruttare come prostitute. Ad unire tutto dei riti ju-ju (è il voodoo nigeriano) che terrorizzavano le donne rendendole di fatto disposte a far qualsiasi per chi aveva acquisito con la magia un potere su di loro.

Accuse pesanti quelle che hanno portato alla condanna a 12 anni per Lawrence Saribo, nigeriano 40enne , che era finito in un indagine della sezione di pg e della mobile della polizia di Trento sulla tratta di esseri umani.

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