Giustizia / L’abuso

Il racconto shock: «Violentata nella stanza presa in affitto a Trento». Iniziato il processo

Imputato anche il padre dell’aggressore: è accusato di lesioni e di violenza privata per un episodio avvenuto giorni dopo

TRENTO Violentata e maltrattata anche davanti ai figli
DATI Violenza sulle donne in Trentino, 650 fascicoli

TRENTO. La vittima, ieri lunedì 4 marzo sentita in aula, non è riuscita a trattenere le lacrime: ha ripercorso i terribili momenti della violenza subìta cinque anni fa, nella stanza che aveva preso in affitto all'interno dell'abitazione in cui vivevano un padre con i suoi due figli. Lei si fidava di quelle persone, pensava di aver trovato dei punti di riferimento in città, dato che si era da poco trasferita a Trento per motivi di lavoro. Invece si è ritrovata a vivere un incubo.

Dopo la violenza, la vittima se ne era andata via da quella casa, scioccata al punto da non trovare la forza per denunciare il giovane. Un paio di settimana dopo la donna è tornata nell'appartamento per riprendere i vestiti e tutto ciò che aveva lasciato nella stanza.

Aveva trovato il padrone di casa, con cui era nato un diverbio, in merito al pagamento dell'affitto e al periodo di fruizione della stanza. I toni della lite si sarebbero alzati ed entrambi hanno chiesto l'intervento della polizia. Agli agenti la donna ha raccontato di essere stata spintonata e che, nel tentativo dell'uomo di chiudere la porta per impedirle di lasciare la casa, era stata colpita alla gamba.

Proprio nella stanza che per lei rappresentava un rifugio in un periodo difficile della sua vita, è stata raggiunta dal figlio del padrone di casa e violentata.

All'apertura del processo, era assente il più giovane dei due, nel frattempo rientrato in Ucraina dove gli è stato ritirato il passaporto. La sentenza è attesa dopo la metà di aprile.

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