Sicurezza / Il caso

Scene da Far West in piazza Dante: bottigliate in testa a un giovane sull'autobus fra i passeggeri

Grida, spintoni, calci e pugni e poi i cocci di vetro come arma e sangue: si è trattato di uno scontro fra marocchini e pakistani, e non è la prima volta in città

TRENTO. Un giovane ferito, un autobus danneggiato e passeggeri e passanti alle prese con momenti di tensione di cui avrebbero volentieri fatto a meno. Tutto a causa di una violenta rissa scoppiata nella serata di mercoledì in piazza Dante, a Trento, all'altezza della stazione ferroviaria e delle pensiline dei mezzi del servizio urbano.

L'allarme è scattato attorno alle 20, quando a bordo di un autobus della linea 3, tra un gruppo di giovani è scoppiata una violenta discussione, poi sfociata in violenza. Dopo grida e offese sempre più pesanti, i coinvolti hanno iniziato a venire alle mani: calci, pugni, spintoni, finché tutto non è ulteriormente degenerato.

Uno di loro ha infatti estratto una bottiglia dallo zaino, rompendola sulla testa di uno degli altri sei giovani coinvolti per poi continuare a brandire i cocci acuminati prima che tutti fuggissero.

Gli addetti di Trentino trasporti hanno subito allertato le forze dell'ordine e in piazza Dante sono intervenute le volanti della polizia.

Dopo lo stop obbligato, il mezzo a bordo del quale è nata la rissa è stato sostituito in modo da permetterne la pulizia, con i passeggeri che sono stati trasferiti a bordo di un veicolo sostitutivo, in modo da limitare al minimo i disagi per l'utenza.

Sull'episodio sono ora in corso indagini da parte della polizia, con il questore di Trento Maurizio Improta che è deciso a fare luce sull'episodio prima che gli scontri tra bande rivali tocchino livelli come quelli che già si erano verificati nel passato, con piazza Dante che più volte si era trasformata in terreno di regolamenti tra fazioni.

Nell'ultimo periodo - ha confermato Improta - abbiamo registrato tensioni tra gruppi di stranieri prevalentemente di nazionalità pakistana e marocchini. I motivi delle liti sono attribuibili ad atteggiamenti prevaricatori anche tra soggetti della stessa nazionalità che pretendono di imporsi sugli altri in modo da creare gruppi di controllo tra gli ospiti delle strutture ricettive a loro dedicate. Un caso è già stato risolto: si tratta di un episodio risalente al 23 dicembre scorso, quando un cittadino tunisino era stato aggredito da tre pakistani per alcuni screzi avvenuti il giorno prima in una struttura di accoglienza.

Anche per quanto riguarda l'episodio avvenuto nella serata di mercoledì, dove è stato aggredito un cittadino marocchino alla fermata dell'autobus sita in piazza Dante, i primi accertamenti fanno ritenere che si tratti anche in questo caso di scontri legati a screzi pregressi».

Le indagini ora proseguono, avvalendosi anche delle immagini dei sistemi di video sorveglianza per cercare di individuare i responsabili dell'aggressione: dovrebbe trattarsi di giovani tutti marocchini. La vittima nel frattempo mercoledì sera è stata dimessa dal Santa Chiara con lievi escoriazioni al cuoio capelluto e una prognosi di 8 giorni.

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