Scomparsi, in Trentino restano stabili i numeri delle denunce: mancano all'appello 100 persone
Il commissario del governo, Filippo Santarelli, ha fatto il punto nella Giornata dedicata a questa problematica: "Le caratteristiche geomorfologiche del territorio rendono ancora più complesse e delicate le attività di ricerca, specie in alta montagna"
TRENTO. In occasione della Giornata dedicata alle persone scomparse, che ricorre oggi, 12 dicembre, il commissario del governo per la Provincia di Trento, Filippo Santarelli, riferisce una nota, sottolinea "il costante impegno assicurato da tutte le componenti del locale sistema di ricerca" e evidenzia "le peculiari caratteristiche geomorfologiche del Trentino, che rendono ancora più complesse e delicate le attività di ricerca, specie in alta montagna".
Il prefetto Santarelli ricorda, inoltre, prosegue la nota, "l'importante disponibilità di apposite strumentazioni tecnologiche in dotazione ai corpi specializzati delle forze dell'ordine e della protezione civile, che vengono costantemente impiegate nelle attività di ricerca ed il cui ausilio è fondamentale per il buon esito delle ricerche". I dati statistici relative alle persone scomparse in Trentino, riferisce ancora il commissariato del governo, "risultano sostanzialmente stabili, se raffrontati agli anni passati".
"In particolare - aggiunge la nota - nel 2018 il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse è stato attivato complessivamente 118 volte, nel 2019 risultano 122 attivazioni, nel 2020 risultano 99 attivazioni, nel 2021 83 attivazioni e nel 2022, ad oggi 95 attivazioni".
"Se nella maggior parte dei casi in Trentino le ricerche si concludono positivamente, risultano tuttora talune situazioni - particolarmente delicate e complesse - per le quali si rende necessario proseguire con periodiche e approfondite attività di ricerca, anche con l'impiego di unità altamente specializzate", conclude il commissario.