Energia / Gli aiuti

Bando stufe, c'è tempo fino al 31 ottobre 2024 per chiedere i contributi

Possono presentare la domanda al Bim le persone fisiche residenti in provincia: obiettivo il miglioramento della qualità dell'aria. Per la sostituzione di stufe e camini obsoleti limite massimo di 2 mila euro, si sale a 4 mila euro per caldaie alimentate a biomassa legnosa o pellet e per nuovi impianti a emissioni zero

TRENTO. C'è tempo fino al 31 ottobre 2024 per partecipare al "Bando Stufe 2023/2024" rivolto alla sostituzione di stufe, camini o impianti di generazione di calore alimentati a biomassa legnosa di potenza inferiore o uguale a 35 kilowatt. Possono richiedere il contributo le persone fisiche residenti in provincia di Trento per l'abitazione in cui risiedono e per un unico intervento già effettuato. Le domande possono essere presentate solo online, attraverso il sito del Bim di residenza, sarà richiesta l'autenticazione tramite Spid o Cie.

Il "Bando Stufe 2023/2024" è finalizzato al miglioramento della qualità dell'aria del territorio provinciale. È stato promosso in attuazione dell'Accordo di programma tra la Provincia di Trento, i Consorzi Bim trentini, la Federazione Trentina della Cooperazione e l'Associazione artigiani Trentino. Il contributo per la sostituzione di stufe e camini obsoleti, con il limite massimo di 2mila euro, è del 90% della spesa se si acquistano nuovi impianti alimentati a biomassa legnosa dotati di certificazione ambientale 4 stelle e del 100% della spesa per nuovi impianti alimentati a biomassa legnosa dotati di certificazione ambientale a 5 stelle.

Il contributo sale, invece, a 4 mila euro massimi per nuove caldaie alimentate a biomassa legnosa e/o pellet e per nuovi impianti a "emissioni zero". Il contributo può essere richiesto solo al termine dell'intervento e non prima di effettuarlo, inoltre si può aggiungere a quello previsto dalle iniziative statali del "Conto Termico" o ottenibile attraverso le detrazioni fiscali previste dall'Ecobonus e dal "Bonus casa".

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