Rovereto / Politica

Grosselli (Cgil): alle comunali il centrosinistra non si faccia "scippare" la candidatura di Olivi

Continua a far discutere la notizia delle manovre politiche di Lega e lista Spinelli, svelate dall'Adige, per proporre l'ex vicepresidente della Provincia (Pd) candidato sindaco in una coalizione senza FdI. L'interessato, al momento, non parla

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ROVERETO. Continua a far discutere la notizia delle manovre politiche di Lega e lista Spinelli, svelate dall'Adige, per proporre l'ex vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi (Pd) candidato sindaco in una coalizione che comprenda anche i Civici orfani di Valduga lasciando fuori FdI. L'interessato, al momento, non parla. Altri esponenti politici, sì.

«Non mi scandalizza che dal centrodestra pensino ad Alessandro Olivi come candidato sindaco. Mi fa specie invece che il Pd roveretano non prenda in considerazione lo stesso nome», commenta il segretario provinciale della Cgil Andrea Grosselli.

«Visto come sono andate le recenti elezioni provinciali, con il Pd roveretano che di fatto si è schierato per Paolo Burli e Arianna Miorandi, direi che sarebbe il caso che nel partito facessero una seria riflessione. Invece, leggo sull'Adige che si punta ad una scelta di continuità, candidando l'attuale sindaca Giulia Robol. Non sta certo alla Cgil nominare i candidati, però proprio per il peso che la città di Rovereto ed il suo distretto industriale hanno nell'economia generale del Trentino e nel mondo del lavoro come sindacato pensiamo di non poter stare in silenzio.

Ricordiamo al centrosinistra roveretano e trentino - prosegue Grosselli - che la città di Trento, quando si è trovata a dover pensare al dopo Andreatta, ha saputo fare una dolorosa e coraggiosa scelta di discontinuità, presentando con Ianeselli (predecessore di Grosselli alla guida della Cgil, ndr) un progetto politico che guardava al futuro, e non al passato. Una scelta che ha pagato».

Per il numero uno della Cgil trentina il nome di Olivi sarebbe particolarmente forte perché «negli anni in Provincia la sua figura è stata preziosa nell'avvicinare le parti sociali, nel coordinare la politica industriale trentina facendo da ponte tra il mondo imprenditoriale e i sindacati. Un patrimonio politico e una capacità organizzativa che sarebbe un vero peccato mettere a riposo. E anche nell'ultima riforma del sistema degli incentivi alle imprese, l'approccio bipartisan tenuto in Consiglio provinciale è merito in gran parte suo. Quindi, l'idea che il centrodestra possa "scippare" al centrosinistra una figura del genere ci lascia interdetti, soprattutto se il centrosinistra non provvederà ad una replica incisiva».

Commenta anche la senatrice Michaela Biancofiore, preoccupata per il caos politico nella «città principale del mio collegio elettorale». «Spero non sia una riedizione di "Scherzi a Parte", il fatto che gli amici della Lega puntino davvero sull'esponente della sinistra Olivi quale candidato sindaco della città di Rovereto. Non me ne capaciterei se corrispondesse alla verità».

«A quanto apprendo dai giornali - sottolinea - l'idea sarebbe finalizzata a depotenziare i colleghi di giunta e di coalizione di Fratelli d'Italia, con i quali si dà vita anche al governo della nazione. Mi auguro che sia chiaro ai più che senza Fratelli d'Italia il centrodestra non avrebbe vinto le elezioni. In qualità di senatrice del collegio di Rovereto, ritengo doveroso sottolineare che il governo della seconda città del Trentino deve scaturire, per coerenza e rispetto, da un'alleanza credibile, o civica o espressione della coalizione che ha tanti esponenti di livello che conoscono le gravi problematiche che attanagliano l'Atene del Trentino. In primis quello della sicurezza, vera piaga che la nostra alleanza di centrodestra è chiamata a sanare per restituire ai cittadini la meritata serenità».

Interviene nel dibattito anche Marco Rizzo, tuttora presidente del Partito comunista e cofondatore della lista Democrazia sovrana popolare«Quello che accade a Rovereto, dove l'esponente di punta del partito democratico Olivi viene candidato dalla cosiddetta "parte avversa", è la dimostrazione di quanto una certa politica sia diventata una totale finzione. Uomini e idee sono diventate semplicemente delle merci. Un vero schifo». «Se questo cambio di bandiera è reale, sporca non solo la cosiddetta sinistra, ma anche la cosiddetta destra. Se questa anticipazione fosse invece una sorta di pressione nel campo "sinistro" sarebbe ancora peggio. Manovre senza pudore né rispetto verso il popolo e la rappresentanza elettorale umiliano la democrazia. Serve una reale inversione di tendenza. Servono grandi idee al servizio delle persone, della cittadinanza.

Noi siamo pronti. Come Democrazia sovrana popolare apriamo la nostra lista a tutte le persone oneste, che vivono del proprio lavoro, che amano Rovereto e che sono disponibili a costruire una alternativa reale a questa "destra" e a questa "sinistra" che altro non sono che le due facce della stessa medaglia. Il nostro programma è lo stesso che ci ha portato ad ottenere un buon risultato alle scorse provinciali e, in quanto lista neofita, a superare ben quattro partiti nazionali come Forza Italia, M5S, Renzi e Calenda nonché le liste del senatore Divina. Saremo disponibili ad accogliere in alleanza di coalizione altre liste che abbiano le stesse caratteristiche e lo stesso progetto.

Il nostro candidato sindaco sarà Milo Marsili, un roveretano, che ha le caratteristiche inverse a questi mestieranti della politica».

 

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