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Giunta, la settimana decisiva di Fugatti: gli unici sicuri sembrano Spinelli e Failoni

Il nodo resta Fratelli d'Italia: i rapporti all'interno del partito sono piuttosto tesi, così come con la Lega non si può certo parlare di intesa idilliaca. La sanità appare l'assessorato più complicato, vista la situazione di difficoltà in cui versa il settore. Ecco quindi che è spuntata l'ipotesi di un tecnico

TRENTO. L'unica certezza è che questa settimana ci sarà una schiarita. Verosimilmente nella seconda parte della settimana, da mercoledì o giovedì in poi: non c'è ancora la data, ma il presidente Maurizio Fugatti scioglierà qualche nodo. Forse non sapremo ancora i nomi dei nuovi assessori, ma una stretta arriverà, anche perché appena ci sarà la proclamazione degli eletti da parte dell'ufficio elettorale scattano i fatidici dieci giorni entro cui deve essere varato il nuovo esecutivo. Fino ad allora Fugatti ha fatto sapere che starà lontano da Trento, anche per ricaricare le pile e riflettere.

I nomi in realtà al momento restano gli stessi che circolano ormai da sette giorni, ovvero da quando - dal tardo pomeriggio di lunedì scorso - i risultati elettorali, con eletti, percentuali dei partiti e preferenze, sono diventati ufficiali. Fugatti è a caccia di un compromesso: deve rispettare le scelte dei trentini, ma al tempo stesso vuole circondarsi di una squadra di sua fiducia, per riuscire a impostare al meglio la prossima legislatura.

  • Maurizio Fugatti , 7.360 voti - Coalizione di centro-destra
  • Francesco Valduga , 7.778 voti - Alleanza Democratica per l'Autonomia
  • Filippo Degasperi , 1.377 voti - Onda/Unione Popolare/Primiero
  • Mariachiara Franzoia , 3.366 voti - Partito Democratico
  • Paolo Zanella , 3.244 voti - Partito Democratico
  • Andrea De Bertolini , 2.528 voti - Partito Democratico
  • Alessio Manica, 2.329 voti - Partito Democratico
  • Lucia Maestri, 1.750 voti - Partito Democratico
  • Francesca Parolari , 1.484 voti - Partito Democratico
  • Michela Calzà, 1.447 voti - Partito Democratico
  • Francesca Gerosa , 2.780 voti - Fratelli D’Italia
  • Claudio Cia (Ciola), 2.016 voti - Fratelli D’Italia
  • Carlo Daldoss, 1.624 voti - Fratelli D’Italia
  • Christian Girardi, 1.488 voti - Fratelli D’Italia
  • Daniele Biada, 1.406 voti - Fratelli D’Italia
  • Roberto Failoni, 4.283 voti - Lega Fugatti Presidente
  • Roberto Paccher (Pacher), 2.749 voti - Lega Fugatti Presidente
  • Giulia Zanotelli , 2.745 voti - Lega Fugatti Presidente
  • Mirko Bisesti, 1.964 voti - Lega Fugatti Presidente
  • Stefania Segnana, 1.683 voti - Lega Fugatti Presidente
  • Achille Spinelli, 2.342 voti - Noi Trentino Per Fugatti Presidente
  • Claudio Soini, 1.389 voti - Noi Trentino Per Fugatti Presidente
  • Antonella Brunet, 927 voti - Noi Trentino Per Fugatti Presidente
  • Eleonora Angeli , 837 voti - Noi Trentino Per Fugatti Presidente
  • Mario Tonina, 2.548 voti - Partito Autonomista Trentino Tirolese (Patt)
  • Maria Bosin, 2.138 voti - Partito Autonomista Trentino Tirolese (Patt)
  • Walter Kaswalder, 1.827 voti - Partito Autonomista Trentino Tirolese (Patt)
  • Chiara Maule, 2.819 voti - Campobase
  • Roberto Stanchina, 1.596 voti - Campobase
  • Michele Malfer, 1.477 voti - Campobase
  • Mattia Gottardi, 2.968 voti - La Civica
  • Vanessa Masè, 2.375 voti - La Civica
  • Paola Demagri, 3.784 voti - Casa Autonomia.eu
  • Lucia Coppola, 909 voti - Alleanza Verdi e Sinistra
  • Luca Guglielmi (Pippotto), 1.087 voti - Fassa

Elezioni provinciali, ecco tutti gli eletti in Trentino

Ecco chi sono i 35 componenti del Consiglio provinciale. Ci sono tre dei sette candidati presidente: Maurizio Fugatti, Francesco Valduga e Filippo Degasperi. Il Partito Democratico, primo partito con il 16,5%, porta in consiglio ben 7 eletti, seguono in parità Fratelli d'Italia e Lega con 5 eletti ciascuno, la lista civica "Noi con Fugatti Presidente" con 4 seggi, Campobase e Patt con 3 eletti ciascuno, La Civica con 2 seggi, infine Casa Autonomia.eu, Alleanza verdi e Sinistra e Fassa con un seggio ciascuno.

Non si può parlare di certezza, ma sicuramente la percentuale di nomina è altissima, per Roberto Failoni e Achille Spinelli. Due fedelissimi e due conferme per Fugatti, che sono ampiamente giustificate dai risultati delle urne: Failoni è risultato il più votato nella lista arrivata al primo posto della coalizione (Lega), mentre Spinelli è stato il più votato della lista arrivata terza nella coalizione, ma che è stata oggettivamente la vera grande sorpresa della tornata elettorale. Il resto è tutto in discussione.

Difficile che Fugatti voglia privarsi di un uomo come Mario Tonina (più votato del Patt, lista al quarto posto del centrodestra, ma "ago della bilancia" del risultato grazie alla "svolta a destra" avvenuta dopo l'accordo Marchiori-Fugatti). Tanto più che Tonina, già nella scorsa legislatura, è politico di esperienza, di equilibrio e di mediazione. Caratteristiche che potrebbero diventare fondamentali per il buon governo in una coalizione nella quale le correnti sono fortissime e il clima non è certo di amicizia incondizionata e affetto reciproco.

Il nodo resta Fratelli d'Italia: i rapporti all'interno del partito sono piuttosto tesi, così come con la Lega non si può certo parlare di intesa idilliaca. Detto questo la più votata è risultata Francesca Gerosa, vicepresidente "in pectore", mentre dopo di lei sono arrivati Claudio Cia (che non disdegnerebbe di prendere in mano la "patata bollente" della sanità) e Carlo Daldoss (che in Fratelli d'Italia ci è entrato solo all'ultimo secondo).

Infine c'è la quinta forza della coalizione, ovvero La Civica: il più votato ed ex assessore Mattia Gottardi sarebbe nome gradito da Fugatti (e lo stesso Gottardi l'assessorato se lo aspetta), ma è evidente che La Civica potrebbe essere la "sacrificata". Infine, non certo meno importante, le competenze. La sanità appare l'assessorato più complicato, vista la situazione di difficoltà in cui versa il settore. Ecco quindi che è spuntata l'ipotesi di un tecnico. Insomma, oltre a Fugatti presidente restano 6 poltrone per gli assessori, che possono diventare 7 nel caso della scelta di un tecnico.

E le pressioni non mancano: il segretario della Lega Binelli chiede per il Carroccio 2 assessori (più il presidente). Fratelli d'Italia si aspetta la vicepresidenza a Gerosa e almeno un'altra poltrona. La Lista Fugatti, il Patt e La Civica chiedono almeno un posto in giunta. Per equilibrare eventuali esclusioni c'è anche la sedia di presidente del Consiglio provinciale, un ruolo molto prestigioso e istituzionale ma inevitabilmente ben poco operativo e ben poco spendibile nei confronti degli elettori. Tutto è in mano al presidente Fugatti. E il tempo stringe.

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