Società / Studio

Alloggi agli studenti universitari, prezzi alle stelle: “Anche 400 euro per una camera singola”

Udu Trento e Unitin: “Serve l’intervento pubblico per superare l’emergenza”. Gabriele di Fazio: c'è stata una grande attenzione mediatica a maggio con la protesta delle tende, ma quello degli affitti per studenti è un tema persistente, non nasce dal nulla e merita attenzione dalle istituzioni. Tra le proposte, c'è stata la mappatura degli immobili sfitti, con la promessa di un impegno nella costruzione di edilizia universitaria

COSTI Stanze in affitto a peso d'oro a Trento, il grido indignato degli studenti
NUMERI Milano la più cara per i fuorisede, 626 euro per la singola
PERGINE 
Nascerà il Mountain University Village Lagorai
TRENTO Ecco il progetto dello studentato che sorgera a Piedicastello

TRENTO. Come, purtroppo, di consueto, l'inizio delle lezioni all'Università combacia con l'accendersi di un tema costantemente all'ordine del giorno: la "questione alloggi", che non sembra destinata a risolversi nemmeno per quest'anno accademico. In prima fila, mentre i prezzi medi delle utenze e degli affitti non fanno che crescere, a differenza dell'offerta di alloggi, ci sono le associazioni studentesche, come Udu Trento e Unitin. Le loro proposte, rendono l'idea di come ci sia ancora tanto su cui lavorare prima di poter dire di aver assicurato a tutti gli studenti il pieno diritto allo studio.

Per Unitin, Gabriele di Fazio, presidente del Consiglio degli studenti, ha parlato di come il problema non sia nuovo: «C'è stata una grande attenzione mediatica a maggio con la protesta delle tende, ma quello degli affitti per studenti è un tema persistente, non nasce dal nulla e merita attenzione dalle istituzioni. Tra le proposte, c'è stata la mappatura degli immobili sfitti, con la promessa di un impegno nella costruzione di edilizia universitaria. Siamo a conoscenza dei vari progetti: un nuovo blocco al Sanbapolis, c'è un cantiere a Piedicastello, uno sorgerà a Rovereto e uno, finanziato privatamente, a Pergine».

«La nostra proposta è quella di ampliare l'offerta pubblica di alloggi, con prezzi ragionevoli tramite fondi pubblici. Trento è satura, c'è poco spazio e ci sono vari problemi, come la mancanza di trasporti in alcune zone, specialmente la sera», ha aggiunto a tal riguardo.

Ecco alcuni dati: «Gli studenti preferiscono le case in centro a Trento anche quando non studiano lì, come nel caso di Rovereto, dove manca un'offerta ludica e culturale per i giovani: c'è una concentrazione nel centro di Trento, dove i prezzi sono molto alti. Dai nostri dati, la media tra gennaio e febbraio per una singola era di 397 euro, per una doppia di 297».

Gli studenti universitari in Consiglio provinciale

Una delegazione di studenti universitari di Udu ha incontrato a maggio i capigruppo del consiglio provinciale e l’assessore Mirko Bisesti

«La pianificazione è sul lungo termine, ma sono sorti dei problemi con il Pnrr, per cui si chiedeva di mettere a disposizione i posti letto previsti entro il 2023, era impossibile. I fondi potrebbero essere utilizzati per aiutare con gli affitti a breve termine, ma il mercato dei privati invece non sembra prono: il diritto allo studio deve esistere per tutti gli studenti e non possiamo permettere che le fasce più deboli restino esposte a prezzi fuori scala», ha concluso.

I ragazzi di Udu, hanno mantenuto la linea adottata durante la protesta delle tende: «Le proposte le stesse. Quanto abbiamo ottenuto dal dialogo con Bisesti è stata la mappatura degli edifici pubblici da convertire in studentato, si sarebbe dovuto anche intavolare un discorso tra Trento, Rovereto e San Michele all'Adige, ma non abbiamo avuto ancora notizie. Sappiamo della costruzione del blocco G al Sanba e auspichiamo anche dei lavori sui trasporti pubblici: ci potrebbe essere una dispersione al di fuori del centro. Inoltre, andrebbero migliorate le corse notturne nella zona del Sanba, dove l'ultima corsa è alle 23.50», ha commentato a riguardo il coordinatore di Udu Luca Pistore. 

Che ha poi aggiunto: «Abbiamo notato come i comuni, tramite pressione fiscale sugli appartamenti sfitti possano essere d'aiuto. Serve un limite sugli affitti a breve termine, un argomento già portato all'attenzione del tavolo. Un'altra proposta, presa in accordo con il comune, tramite un tavolo da noi richiesto, è quella di abbassare la tassa Imis quando si parla di affitti a canone concordato-moderato».

«Servirebbero fondi per favorire acquisti di Opera, dando maggiore possibilità agli studenti di affitti appetibili. Come associazione abbiamo inoltre un canale Telegram (@affittitrento) in cui si possono cercare affitti, evitando truffe, contratti in nero, razzismo e campanilismo: raccogliamo segnalazioni e interveniamo, da sempre chiediamo sensibilizzazione ma deve essere culturale e collettiva».

comments powered by Disqus