Ambiente / Il caso

Clima, oltre un miliardo e mezzo di euro per adeguare le abitazioni trentine alle norme europee entro il 2030

Necessario realizzare un taglio dei consumi delle case di un terzo. Si deve quindi intervenire sul 41% del patrimonio edilizio. Preoccupazione a livello politico

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TRENTO. In Trentino, per raggiungere l'obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030, obiettivo individuato con il Peap 2021-2030, è necessario realizzare un taglio dei consumi delle abitazioni di un terzo. Si deve quindi intervenire sul 41% del patrimonio edilizio, per un costo di 1,5 miliardi di euro.

Il dato è emerso nella terza giornata di lavori della prima edizione di Eemi Trento Bauhaus Week, evento che ha fatto del Trentino lo snodo centrale di tutta una serie di proposte e di ragionamenti attorno al tema della riqualificazione energetica degli edifici.

Secondo il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina, "Non possiamo pensare di raggiungere questo obiettivo lavorando su un unico binario è necessario avere una visione sistemica, che tenga conto di molti fattori, non tutti in capo all'ente pubblico. Dal punto di vista normativo, voglio ricordare, che abbiamo già attuato una netta semplificazione per rendere il più snelli possibile gli interventi di riqualificazione e allo stesso tempo per poterne misurare il risultato, aumentandone le prestazioni. L'ostacolo che abbiamo di fronte, quindi, non è tanto quello rappresentato dagli aspetti "burocratici", quanto dal mix ottimale di fattori economici e sociali a cui dobbiamo tendere".

Gli edifici residenziali in Trentino sono oltre 125.000, pari all'86,3 % degli edifici totali. Circa l'80% degli edifici residenziali sono costruzioni plurifamiliari che hanno quindi processi decisionali e amministrativi più complessi rispetto alle case singole. Le classi dalla E alla G, che pesano per il 40,21% in termini di numero di certificazioni, sono responsabili del 64,02% dei consumi energetici dell'intero patrimonio edilizio.

La grande maggioranza degli edifici di nuova costruzione realizzati in Trentino a partire dal 2010, d'altro canto, è stata costruita rispettando una classe energetica superiore a quella minima obbligatoria (B). 

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