Controlli / Reati

Frode sui carburanti, la Guardia di Finanza di Trento smantella un’organizzazione transnazionale

Traffico illecito di gasolio dalla Germania all'Italia, passando per il Brennero. Maxi operazione all’alba di oggi, giovedì 9 febbraio, per i finanzieri trentini che hanno sequestrato beni per 3,2 milioni di euro a carico di 41 indagati

IVA Indagine della finanza bolzanina: 18 custodie cautelari per frode, profitti da 58 milioni di euro 

TRENTO. All’alba di oggi, giovedì 9 febbraio, i finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Trento - coadiuvati dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con il supporto dell'organo di cooperazione giudiziario europeo Eurojust e l'ausilio di funzionari dell'Agenzia Europol - hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che ha disposto l'applicazione di misure cautelari personali dell'obbligo di dimora nei confronti di 6 soggetti ed il sequestro di beni per 3,2 milioni di euro a carico di 41 indagati per frode nel settore dei carburanti.

I dettagli dell'operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla presenza del procuratore distrettuale della Repubblica di Trento Sandro Raimondi e del comandante provinciale di Trento Danilo Nastasi.

L'indagine, coordinata dalla Procura di Trento, ha permesso di ricostruire un ingente e consolidato illecito traffico internazionale di gasolio, gestito da soggetti in Lettonia, Lituania, Germania e Italia, finalizzato ad introdurre e commercializzare nel territorio italiano prodotto energetico evadendo le accise.

Le Fiamme Gialle hanno complessivamente ricostruito 204 episodi di illecita importazione e ricostruito un totale di 5 milioni di litri di prodotto petrolifero illecitamente introdotto sul territorio nazionale nel periodo 2021-2022. Al vertice dell'associazione per delinquere, composta da 5 indagati - secondo le indagini della Finanza - è risultato un cittadino lituano residente in Germania, il quale, coadiuvato da un soggetto di nazionalità lettone, gestore di una ditta di autotrasporto, riforniva il prodotto energetico a tre sodali che, in provincia di Foggia, rivestivano il ruolo di grossisti.

Nel corso delle investigazioni è emerso che il gasolio proveniente da un sito di stoccaggio localizzato in Germania, presso la città di Forst (al confine con la Polonia) veniva trasportato all'interno di "cubotti" di plastica, a loro volta caricati su automezzi pesanti di nazionalità lettone o lituana, i quali, percorrendo la rete autostradale europea, giungevano in Italia attraverso il Brennero.

Dal Brennero 5 milioni di litri di gasolio “fantasma”: traffico stroncato dalla Guardia di Finanza di Trento

La Guardia di Finanza trentina ha stroncato un traffico illecito di gasolio. Il carburante veniva introdotto in Italia dalla Germania, attraverso il Brennero, senza versare le accise dovute.

Depositi clandestini sono stati scoperti nelle provincie di Foggia, Bari e Barletta-Andria-Trani. Nel comune di Cerignola (Foggia), il gasolio veniva travasato dentro autocisterne per la successiva consegna ad imprese edili, aziende di trasporto e depositi commerciali. Per eludere eventuali controlli veniva emessa documentazione fiscale artefatta da due società con sede in provincia di Napoli e Foggia

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