Nuoto / Personaggi

Passioni senza fine: a 97 anni non perde un colpo in piscina

La bella storia di Giuseppe Marciano, per una vita marconista dell’Aeronautica militare: “sguazza” come un ragazzino nelle piscine cittadine

di Roberto Franceschini

TRENTO. Indubbiamente è un personaggio degno di nota a livello nazionale ma non solo, per essere alla veneranda età di 97 anni, un assiduo frequentatore degli impianti natatori cittadini. Stiamo parlando del simpaticissimo Giuseppe Marciano, nato nella frazione Pellaro (Pèddhuru, in dialetto locale) un vasto quartiere di Reggio Calabria, adagiato nella parte meridionale della città al cospetto lo Stretto di Messina.

Nato il 28 marzo 1925 e quindi ben 13 mesi prima la scomparsa sovrana inglese Elisabetta II. Ed è proprio sulle rive dello stretto che sin dall'età di 3 anni, il nostro interlocutore ha iniziato a nuotare, sotto l'attenta guida del nonno materno Giuseppe Morabito, morto all'età di 98 anni. Una vita decisamente molto movimentata, se pensiamo che già a 17 anni si era arruolato al servizio della Regia Aeronautica e successivamente, agli ordini della neo costituita Repubblica Italiana.

In servizio nell'Arma Azzurra dal 13 novembre 1942 sino al giorno della meritata pensione nel 1981. Carriera che lo ha visto inquadrato con il grado di Primo Maresciallo marconista, grazie agli studi intrapresi durante il 7° Corso di specializzazione radio-telegrafista presso la Scuola Sottufficiali militare a Roma e nella base aerea di Verona-Boscomantico. Corso interrotto bruscamente l'8 settembre 1943, dopo i tragici avvenimenti bellici a seguito dell'armistizio Badoglio. Corso ripreso a Firenze al finire della 2ª Guerra mondiale, dopo 2 anni di congedo illimitato, con l'obbligo però di rifare nuovamente gli esami da marconista, poiché tutte le precedenti documentazioni erano andate perdute durante la guerra.

Eccolo quindi prestare poi servizio attivo presso alcune basi aeree a Palermo, Roma, Caserta, Orvieto e Venezia ed, infine, con il definitivo trasferimento a Bolzano. Ed è proprio nel capoluogo altoatesino che ha conosciuta l'amatissima consorte: l'88enne Mariangela Finco, portatati splendidamente ed anch'essa abile nuotatrice, dalla quale sono nati i figli Manlio e Michela, da un matrimonio consacrato il 10 aprile 1958 nella città natale di Reggio Calabria. I suoi ultimi anni di servizio, dal 1976 al 1981, gli ha trascorsi sulla montagna simbolo della città di Trento, ovvero in Paganella. Come operatore responsabile radio-marconista, presso la storica stazione meteorologica dell'Aeronautica Militare. Teleposto di montagna che svolge questa funzione sin dal 1° agosto 1937, per garantire l'assistenza alla navigazione aerea H24 ed in questi ultimi anni anche per le osservazioni sinottiche e climatologiche.

Luogo di lavoro che l'allora Primo Maresciallo raggiungeva ogni mattina, dal sobborgo cittadino di Gardolo, dove abita tuttora, e quindi a bordo della arditissima funivia denominata “L'ascensore delle Dolomiti” che un tempo partiva dalle campagne adiacenti l'abitato di Lavis. Impianto a fune inaugurata nel 1957 definitivamente chiuso nel maggio del 1979. Andato in pensione, dopo oltre 39 anni in divisa, ha ripreso praticare con nuovo slancio il suo sport preferito, il nuoto per l'appunto.

Eccolo quindi “sguazar” (così ama definire il suo stile) nell'impianto natatorio di Gardolo, regolarmente tre volte alla settimana nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 10, nella sua corsia preferita numero 7. Spessissimo accompagnato dalla moglie ma non disdegnando comunque la compagnia di altre signore, habitué anche loro del centro nuoto cittadino. Persona estremamente galante ed educata che non di rado porta le borse da nuoto alle signore con difficoltà deambulatorie, dall'ingresso dell'impianto sportivo sino a bordo vasca.

Nonostante la sua forte passione sportiva per il nuoto, non ha mai voluto comunque partecipare ad alcuna competizione sportiva, oppure iscriversi a qualsivoglia società di nuoto, appurato che sarebbe certamente un campione nella categoria master 95-100 anni, a livello nazionale ed europeo e probabilmente anche da podio mondiale. Ma lui preferisce nuotare senza la frenesia del cronometro, per il sano piacere di trascorre delle ore in compagnia e mantenere così un corpo sano in una altrettanto lucidissima mente, per altro ricchissima di aneddoti curiosi e storici che ricorda con incredibile precisione. Come quando, da militare, telegrafava in alfabeto Morse tra una base aerea e l'altra ed i vari comandi disseminati un po' ovunque sul territorio nazionale.

Dall'alto dei 2129 metri della Paganella, con però uno sguardo nostalgico rivolto sempre a meridione in direzione della natia terra calabrese. Ed alla nostra richiesta di sapere il segreto di così tanta vitalità, la sua risposta è stata quella di sapere mantenere un sobrio stile di vita, non bevendo alcoolici e tanto meno sigarette, mangiando al contrario un po' di tutto con moderazione e godendosi la vita per quanto ti dona ogni giorno.

A nostro avviso, dopo questo incontro a bordo vasca, a questi nostri anziani (e sono tanti) over '70-'90 che praticano ogni qualsivoglia attività sportiva, l'ingresso nelle strutture sportive dovrebbe essere gratuito, giacché si mantengono così in forma, sani e robusti. Con quindi nessun costo a carico della società per degenze ospedaliere, soggiorni nelle case di riposo o per delle cure sanitarie, al contrario, invece, di quanti già over '70, in Trentino, possono viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico. Ma questo, ahimè, è tutt'altro discorso.

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