Politica / Elezioni

Patt incompatibile con FdI: “Siamo inconciliabili con il partito della Meloni, alternativi al M5s e all’estrema sinistra”

Il segretario Marchiori: “Decideremo il nostro posizionamento nei modi e nei tempi richiesti dalla situazione contingente. Ciò che valeva al 4 di aprile appare evidente che non sia adeguato alla situazione attuale". Non ci sarà, inoltre, "spazio per gli estremismi”

TRENTO. Il Patt non interromperà "l'esperienza positiva con Progetto Trentino, "favorisce e incoraggia il confronto con tutte le forze moderate, territoriali, autonomiste, popolari e civiche della Provincia di Trento" e mantiene salda l'alleanza con la Svp.

Così il segretario Simone Marchiori (nella foto) durante il Consiglio provinciale del Patt di martedì sera a San Michele all'Adige. All'ordine del giorno la relazione di Marchiori sulle elezioni politiche del 25 settembre e le prospettive future del partito. Il documento è passato con il 75% dei voti, nessun contrario e alcuni astenuti. Non è stato votato dal Consiglio un documento di Michele Dallapiccola, Paola Demagri e altri tesserati ritenuto "in contrapposizione totale rispetto alla relazione del segretario poco prima approvata".

Il partito "deciderà il proprio posizionamento. Ma lo farà nei modi e nei tempi richiesti dalla situazione contingente. Ciò che valeva al 4 di aprile appare evidente che non sia adeguato alla situazione attuale". Non ci sarà, inoltre, "spazio per gli estremismi, lo stesso si può dire per chi, anche in passato, da una posizione privilegiata, ha contribuito alla disfatta della coalizione di cui facevamo parte". Marchiori ha evidenziato "l'inesistenza di qualsivoglia accordo con altri partiti, a maggior ragione se nazionali", rimettendo "il paletto posto nei confronti di Fratelli d'Italia", con cui, "le visioni rimangono alternative e inconciliabili.

Allo stesso modo il Patt è alternativo anche alla visione populista del M5S e di quei partiti di sinistra estrema che propagandano una visione miope e antiquata della nostra realtà, che sono ideologicamente contro ad ogni forma di sviluppo e limitano la possibilità di vivere in montagna". Viene inoltre sottolineato che "chi nel Patt è transitato e di sua spontanea volontà se ne è andato non potrà trovare spazio in movimenti o partiti che vorranno stringere alleanze con il Patt". 

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