Politica / Elezioni

Niente seggio per Emanuela Rossini, candidata per gli italiani all'estero con Calenda

L’ex parlamentare del Patt lascia Roma, dopo essere passata con Azione / Italia Viva: «Ora torno a fare la docente universitaria e la consulente dei progetti per l’Europa»

TRENTO. Saluta Roma e torna ad occuparsi di università ed Europa, la (ormai ex) deputata Emanuela Rossini. Eletta nel 2018 con il Patt, era infratti candidata alla Camera per il voto degli italiani all’estero (collegio Europa) per Azione / Italia Viva di Calenda. Ma le 2.571 preferenze raccolte non sono bastate, dato che il suo partito non ha ottenuto una rappresentanza.

«La mia era una candidatura di servizio – spiega Rossini – e mi è servita per attivare una rete interessante fra i giovani ed i professionisti anche trentini all’estero. Vedo le preferenze che mi sono arrivate dalla Spagna, o dalla Svezia – ci racconta – e sono il frutto di questo lavoro di relazioni importanti. Una rete di giovani che è un valore per il futuro».

Ci tiene a dire che la sua era una candidatura non politica: «Non sono entrata nel partito, ma credo che Italia Viva sia un  progetto interessante: non è andato a due cifre come si auspicava, ma penso che in questa situazione possa essere una forza politica dirimente, un baricentro negli equilibri del Parlamento».

Per Rossini, ora, un ritorno al lavoro: «Sono docente universitaria e in particolare mi occupo di relazioni internazionali con l’Europa: sono consulente di molte istituzioni, e continuerò il lavoro che ho iniziato proprio con questa candidatura, che è stata un traghettarmi dalle aule parlamentari all’estero. Farò tesoro dell’esperienza e delle relz«ioni che ho costruito».

 

 

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