Montagna / Lo spavento

Coppia trentina in ospedale per un piatto di funghi: due specie tossiche scambiate per chiodini

A causare il malessere sono stati esemplari tossici di Entoloma e di Calocera viscosa. Quest'ultimo tipo di miceto presenta un colore vivo giallo e giallo-arancione, è gelatinoso, alto fino a sei centimetri e cresce nei ceppi

di Marica Viganò

TRENTO. Si sono sentiti male dopo aver assaggiato i funghi colti poche ore prima nel bosco. Moglie e marito, quarantenni residenti in città, sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per forti disturbi gastrointestinali. L'allarme lunedì, quando si sono presentati all'ospedale Santa Chiara; è scattata immediatamente la segnalazione all' Unità operativa igiene e sanità pubblica.

Nulla di grave per fortuna: i sintomi sono scomparsi dopo le prime cure e la coppia, terminato il periodo di osservazione, ha potuto far rientro a casa senza ulteriori disturbi.

Prima delle dimissioni è stato però necessario appurare la tipologia dei funghi ingeriti, attraverso le analisi dei tecnici dell'Ufficio igiene ad un campione della pietanza avanzata. Dei quattro tipi di funghi che la coppia ha colto nel bosco e poi assaggiato, solamente due sono commestibili.

A causare il malessere sono stati esemplari tossici di Entoloma e di Calocera viscosa. Quest'ultimo tipo di miceto presenta un colore vivo giallo e giallo-arancione, è gelatinoso, alto fino a sei centimetri e cresce nei ceppi. Attira sicuramente l'attenzione e proprio per questo motivo sarebbe bene osservarlo meglio prima di coglierlo: sarebbe stato confuso con i funghi chiodini che pure vegetano sui tronchi.

Non solo marito e moglie non sono stati cauti nel cogliere i funghi e nel cucinarli senza chiedere un parere ad un micologo, ma hanno fatto pure un errore nella fase di preparazione: dopo appena dieci minuti di padella i miceti erano già nel piatto. 

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