Aiuti / L’iniziativa

La solidarietà va al mercato, un aiuto alimentare a chi ne ha bisogno

Il Comune e Trentino Solidale aiutano con un buono a cui si aggiunge uno sconto al mercato contadino e dell’economia solidale

TRENTO. Per far fronte a situazioni di precarietà che la pandemia ha amplificato lo scorso anno il Comune di Trento in collaborazione con il Tavolo per la solidarietà responsabile aveva avviato una raccolta fondi per l'acquisto di generi alimentari per le persone che hanno difficoltà nei loro bisogni primari, come essere in grado di preparare un pasto adeguato ogni giorno.

Per l’impiego di parte dei fondi raccolti Il Comune di Trento ha ideato la proposta denominata: “La solidarietà va al mercato”. Al fine di qualificare l'offerta alimentare e nel contempo valorizzare la filiera agricola locale, coniugando aspetti economici, sociali e sostenibilità ambientale, si è deciso di destinare una parte del fondo alle persone bisognose per l’acquisto di prodotti freschi di qualità e di filiera corta.

L’iniziativa prevede che, alle famiglie che già accedono al cibo di recupero raccolto da Trentino Solidale vengano consegnati dei buoni del valore di 5 euro da spendere al Mercato Contadino e al Mercato dell’economia solidale per l’acquisto di prodotti freschi.

I produttori che hanno aderito all’iniziativa si impegnano ad applicare un contributo di solidarietà scontando, in occasione della fatturazione al gestore del fondo, il 5% del valore dei buoni. Il progetto “La solidarietà va al mercato” è rivolto in particolare alle famiglie bisognose che già accedono a forme di aiuto alimentare che vengono individuate con il criterio della rotazione.

La distribuzione dei buoni avverrà mensilmente (4 buoni ogni mese) e con i buoni alle famiglie saranno consegnate dei suggerimenti in pillole per un’alimentazione più sana e sostenibile e per l’utilizzo dei prodotti acquistati. Il materiale sarà realizzato in più lingue per favorire la comprensione anche da parte delle famiglie straniere.

Sperimentalmente l’iniziativa interesserà un campione di famiglie e potrà essere prorogata sulla base degli esiti della sperimentazione e di nuova risorse. La partenza del progetto sarà infatti anche l’occasione per rilanciare la raccolta fondi.

 

L’iniziativa “la solidarietà va al mercato” si inserisce in un ampio progetto denominato “Nutrire Trento”, nel quale il Comune di Trento in collaborazione con l’Università di Trento, da anni stimola la progettualità tra i soggetti che promuovono consumi e produzioni sostenibili, inoltre vuole essere strumento di valorizzazione della realtà agricola locale e di conoscenza per i cittadini ma anche veicolo culturale per accrescere la consapevolezza del ruolo di ciascuno verso un sistema più sostenibile. I soggetti coinvolti nell’iniziativa “La solidarietà va al mercato”, sono già partner del progetto Nutrire Trento.

Durante il lockdown del 2020 ci si è trovati nella necessità di strutturare una forma di risposta organizzata, veloce e sostenibile rispetto ai bisogni primari (spesa, farmaci), costruendo un modello organizzativo coordinato insieme alle principali realtà del territorio.

Successivamente a questa esperienza si è costituito un tavolo sulla solidarietà alimentare permanente quale luogo di confronto, analisi e promotore di iniziative. Al "tavolo per la solidarietà alimentare" oggi aderiscono Trentino Solidale, Banco Alimentare, Caritas e Croce rossa Italiana.

Il tavolo ha lavorato su tra ambiti: definire dei criteri condivisi di segnalazione reciproche delle persone in condizione di vulnerabilità per l'accesso all'aiuto alimentare, raccogliere dati e implementare modalità alternative di distribuzione dell'aiuto alimentare, legato anche all'educazione alimentare ed al consumo sostenibile.

In questo terzo filone di attività di colloca la sinergia operativa con lo sviluppo economico che ha permesso la nascita del progetto la "solidarietà va la mercato".

Ecco alcuni dati relativi alla solidarietà alimentare:

  • 1.221 i nuclei contati “una volta sola”, composti da 3.653 persone, di cui 762 minori
  •  i nuclei famigliari conosciuto dal servizio sociale sono il 38%
  •  i nuclei che si sono rivolti per la prima volta alla rete di aiuto alimentare dopo il 1 marzo 2020 sono il 30%
  •  la composizione prevalente riguarda nuclei composti da 1 persona: 27.6 %
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