Trento / Crimine

La finanza scopre 14 chili di cocaina e hashish nascosti in una serra dismessa vicino a via Degasperi

Il deposito della droga era lungo lungo la strada di collegamento con il palazzetto dello sport, vicino alla ferrovia: arrestato un cittadino libico, con precedenti, la cui presenza nell'area aveva richiamato l'attenzione delle Fiamme Gialle

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di Marica Vigano'

TRENTO. In una serra abbandonata era nascosto un capitale. Illegale, ma pur sempre un "tesoro": quasi 14 chili di droga, di cui tre e mezzo di cocaina e il resto di hashish, per un valore complessivo stimato attorno ai 300mila euro.

A gestire lo stupefacente, ossia ad occuparsi della vendita sulla piazza, era un cittadino libico trentenne che da almeno un decennio vive a Trento da clandestino: non ha i documenti, ovviamente non ha un'occupazione, ma riesce a vivere discretamente grazie allo spaccio.

Già noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti e destinatario di un mandato di cattura per un residuo pena, è stato notato dai finanzieri del Gruppo delle Fiamme Gialle di Trento in una zona poco battuta e lontana dalle aree di spaccio, nei pressi delle serre abbandonate a Trento sud, lungo la strada che collega il palazzetto dello sport con via Degasperi, vicino alla ferrovia (foto Daniele Panato/Agenzia Panato): che ci faceva lì? Conoscendo il passato del trentenne libico, gli uomini della guardia di finanza, nella giornata di mercoledì, hanno chiesto l'intervento di due unità cinofile per verificare se in quei campi abbandonati, vicino ai quali scoppiò un incendio lo scorso gennaio, ci fosse qualcosa di nascosto.

Il fiuto dei cani ha portato alla scoperta dell'ingente quantitativo di droga, in parte nascosta sotto terra, in parte sopra alcuni vecchi contenitori, per un totale di oltre dieci chili di hashish e di tre e mezzo di "polvere bianca".

Un sequestro record contando che non si tratta di un'indagine, ma di un'operazione-lampo nata dall'intuito degli investigatori delle Fiamme gialle e che è partita e si è conclusa in poche ore. Recuperato lo stupefacente, gli investigatori hanno quindi atteso il ritorno del soggetto che, verso sera, è stato visto arrivare a piedi dalla città e intrufolarsi nella serra.

Ma al posto dello stupefacente, il libico ha trovato i finanzieri appostati. Sono dunque scattate le manette ai polsi.

La cocaina verrà analizzata nelle prossime ore in laboratorio per verificarne la purezza, in base alla quale si capirà l'esatto valore sul mercato, al momento stimato fra i 200mila ed i 400mila euro: la "polvere bianca" si può infatti tagliare fino a nove volte, con un aumento significato dei margini di guadagno. Da evidenziare che la droga era destinata al mercato trentino e, si può ipotizzare, alla sola città di Trento dato che il libico gravita in piazza Dante e nelle altre zone note per lo spaccio.

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