Il conflitto / La fuga

Stimato l'arrivo di 200 profughi dall’Ucraina in Trentino: già 30 persone registrate, giovedì ne sono attese altre 50

Lo ha reso noto il commissario del Governo, Gianfranco Bernabei, al termine della riunione del Comitato di ordine e sicurezza pubblica della provincia di Trento, convocato per affrontare il tema dell'accoglienza

TRENTO. Sono 30 i profughi ucraini che si sono già registrati presso il commissariato del Governo della Provincia di Trento, mentre giovedì 3 marzo 2022 è previsto l'arrivo di altre 50 persone in fuga dalla guerra. Una delle persone già presenti sul territorio ha inoltre fatto richiesta di asilo politico.

Lo ha reso noto il commissario del Governo, Gianfranco Bernabei, al termine della riunione del Comitato di ordine e sicurezza pubblica della provincia di Trento, convocato per affrontare il tema dell'accoglienza. Secondo le stime, in Trentino potrebbero arrivare circa duecento persone, per cui l'amministrazione provinciale ha già assicurato la disponibilità di posti letto nelle proprie strutture di accoglienza. Il dato è stato calcolato sulla base del numero di profughi attesi in Italia dalla Protezione civile nazionale.

L’arrivo a Trento dei primi profughi ucraini: anche un bambino di un mese e mezzo

Sono arrivati a Trento i primi profughi dall’Ucraina, donne e bambini, dopo un viaggio di due giorni. Il più piccolo ha un mese e mezzo: "Sono molto provati", ci ha raccontato Angela Kotik, la responsabile dell'associazione degli ucraini trentini, che sta tenendo i contatti con loro e con le autorità locali che hanno dato la disponibilità ad accoglierli.

"Attualmente siamo in grado di soddisfare le richieste di accoglienza che stanno pervenendo. Va detto che molti dei profughi che arrivano in Trentino possono contare su una rete di protezione famigliare e di conoscenze a livello locale. Continuiamo a monitorare l'andamento del conflitto, perché è una situazione in evoluzione", ha spiegato Bernabei. Nel corso della riunione il comitato ha preso atto dello slancio di generosità registrato negli ultimi giorni tra la popolazione trentina ed ha disposto con l'azienda sanitaria le procedure per contrastare la pandemia.

"Molte delle persone arrivate - ha precisato Bernabei - sono già in possesso di Green pass". A seguito dell'arrivo in autonomia di undici profughi a Predazzo, il servizio Cinformi è stato poi incaricato di mantenere il raccordo con i Comuni decentrati e di fornire assistenza amministrativa. 

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