Politica / Il lutto

Addio a Claudia Piccoli, apripista della presenza femminile nelle istituzioni trentine

Aveva 81 anni e fu a lungo l'unica donna in consiglio e in giunta provinciale, eletta con la Democrazia cristiana, è stata in carica dal 1971 al 1988: sempre impegnata sul fronte delle pari opportunità, ha rivestito incarichi di rilievo, come quello di assessora al lavoro. I funerali si terranno mercoledì a Trento

TRENTO. La politica trentina piange una delle sue figure di spicco, una donna protagonista negli anni d'oro della Democrazia cristiana: Claudia Piccoli.

Aveva 81 anni e ne aveva trascorsi 17 in Provincia nel ruolo di consigliera e di assessora.

Spesso era l'unica donna presente nell'assemblea legislativa provinciale.

Un fronte, quello delle pari opportunità anche in politica, nel quale si era spesa molto, anche in veste di responsabile provinciale del Movimento femminile scudocrociato.

Era nata a Trento nel settembre del 1940, la madre morì quando lei aveva appena sei anni.

Il padre Aldo, cugino di Flaminio Piccoli, era un operaio.

Date le condizioni economiche della famiglia, dovette lavorare e insieme studiare: prima il diploma di ragioniera e poi la laurea in sociologia.

Nel 1968 fu candidata dc al consiglio provinciale, ma non venne eletta.

Ma meno di tre anni dopo subentrò come prima dei non eletti, dopo la morte del consigliere Vito Lucianer.

In seguito fu sempre rieletta, fino al 1988.

In giunta ebbe incarichi dal 1976 al 1988, dapprima per due anni (presidente Grigolli) e quindi dal 1978 al 1983, con Mengoni presidente, come assessora all'istruzione.

Nella consigliatura seguente rivestì l'incarico, sempre come unica donna nell'esecutivo, di assessora al lavoro nella giunta guidata da Pierluigi Angeli.

Successivamente non fu ricandidata, ma nel mondo politico trentino restano l'impronta che ha lasciato e il ruolo di apripista per la presenza delle donne nelle istituzioni.

Claudia Piccoli lascia il marito Tullio Rensi e i figli Flavia, Grazia e Marco.

I funerali si terranno mercoledì 23 febbraio, alle 15, nella chiesa di Sant'Antonio in Bolghera a Trento.

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