Sci / Il caso

Diciottenne morto in pista a Folgarida: la Procura ha aperto un’inchiesta, si valuterà lo stato della pista e delle protezioni

Nicolò Mainoni stava sciando da solo, si è schiantato contro un albero. nessuno ha assistito alla tragedia, il primo ad arrivare sul posto è un maestro di sci, verrà sentito dai magistrati, affidata una perizia all’esperto poliziotto della Scuola Alpina di Moena

di Leonardo Pontalti

DIMARO. Sarà un'inchiesta della Procura di Trento a cercare di fare piena luce sull'incidente in pista costato la vita, mercoledì mattina a Folgarida, al diciottenne lombardo Nicolò Mainoni.Il giovane, in vacanza con la famiglia in Val di Sole, poco prima delle 9 dell'altro ieri era rimasto vittima di una caduta, a seguito della quale è finito contro un albero sul margine destro del tracciato della pista nera "Provetti". Dopo che altri sciatori avevano composto il 112 erano stati subito allertati i soccorritori, con il personale degli impianti, la polizia e i carabinieri arrivati rapidamente lungo la pista. Nicolò Mainoni era stato trasferito a bordo dell'elicottero dei vigili del fuoco permanenti all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove purtroppo era morto poche ore dopo.

L'inchiesta cercherà ora di chiarire cosa sia accaduto sia attraverso accertamenti sul tracciato sia attraverso un esame della salma del ragazzo. La Procura ha nominato un perito per poter avere a disposizione quanti più elementi possibili riguardo alle condizioni della pista e a possibili elementi esterni che possano aver fatto perdere il controllo degli sci alla vittima, oltre alla posizione della pianta contro cui Mainoni avrebbe terminato la propria corsa incontrollata: la perizia sarà curata da Roberto Nizzi, l'ex ispettore della Scuola alpina della polizia di Moena esperto si sicurezza sulle piste che già si era occupato della tragedia costata la vita in Panarotta a Bruno Paoli, nel gennaio 2018.

Al momento dell'incidente Nicolò stava sciando da solo, nessuno dei familiari era con lui e a quanto pare sembra che soltanto un maestro di sci abbia assistito alle fasi immediatamente successive alla caduta. Per questo gli accertamenti ex post potrebbero essere determinanti per ricostruire con esattezza quanto accaduto.

L'inchiesta dovrà fare luce anche su eventuali responsabilità della società degli impianti. I vertici della società sono costernati, ma si sono detti tranquilli dal punto della vista delle verifiche relative alla sicurezza: l'albero contro cui dovrebbe essere finito il ragazzo era parte della porzione di bosco che si trova a fianco della pista e in quel punto la vegetazione è anche dotata di protezioni ad accrescere la tutela per gli sciatori.

«Parleremo al più presto con la famiglia del ragazzo», ha spiegato il direttore generale di Funivie Folgarida Marilleva Cristian Gasperi: «È una tragedia terribile, attendiamo di capire in base al lavoro degli inquirenti cosa sia realmente accaduto, per ora possiamo solo esprimere vicinanza ai cari del ragazzo».L'esame autoptico sulla salma del diciottenne sarà invece effettuata presumibilmente nella giornata di lunedì nelle camere mortuarie dell'ospedale Santa Chiara, dove l'altro ieri pomeriggio è stata trasferita e si trova ora a disposizione dell'autorità giudiziaria.Dopo aver raggiunto il figlio a Trento dalla Val di Sole, mercoledì mattina, quando ancora era accesa la speranza che si potesse riprendere, ieri i genitori e il fratello di Nicolò Mainoni hanno lasciato il Trentino, tornando a Menaggio, il centro sul Lago di Como in cui vivono.

La tragedia che ha colpito la famiglia Mainoni ha gettato nello sconforto non solo la comunità di Menaggio ma tutti i centri del Lago di Como: papà Fabrizio è capo concierge del grand hotel Villa d'Este di Cernobbio e tutta la famiglia è molto nota e apprezzata nell'intero Comasco.

Il giovane è stato ricordato mercoledì sera anche dal cantautore Davide Van De Sfroos, che l'altro ieri sera era in concerto proprio a Como.

Il funerale di Nicolò Mainoni sarà celebrato a metà della prossima settimana, forse mercoledì 16 febbraio: la data verrà confermata una volta che l'autopsia sarà stata effettuata e la salma potrà partire da Trento alla volta della Lombardia.Ieri nel frattempo anche gli insegnanti e i compagni del diciottenne hanno voluto ricordarlo commossi, attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook dell'istituto Ezio Vanoni di Menaggio, che la vittima frequentava: «Il nostro istituto ha perso un fiore e il nostro giardino ora non sarà più lo stesso. Uniamo il nostro dolore a quello dei familiari e degli amici per quel volto che non vedremo più e per quel sorriso che non illuminerà più i nostri giorni. Nicoló ... Che Dio Ti abbia in gloria!»

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