Politica / Il caso

Passaggio da due a tre voti di preferenza nella legge elettorale: ostruzionismo di Ferrari, Coppola e Zanella

Disegno di legge proposto da Vanessa Masè: "La mia proposta non sovverte il principio introdotto nella scorsa legislatura, ha detto, piuttosto intende affinare quello strumento dando all’elettore una possibilità in più, mantenendo l’alternanza di genere e offrendo anche alle donne un’opportunità in più”

TRENTO. Sono 1.500 gli emendamenti al disegno di legge proposto da Vanessa Masè (La Civica) per modificare la legge elettorale della Provincia di Trento. L'esame del ddl, già stato approvato dalla prima commissione permanente, è in corso in Consiglio provinciale di Trento.

La maggior parte degli emendamenti ostruzionistici riportano la firma di Sara Ferrari (Pd), Lucia Coppola (Gruppo misto) e Paolo Zanella (Futura). Sono stati presentati anche 585 ordini del giorno. 

Vanessa Masè (Civica), proponente del disegno di legge, ha detto di essere consapevole della contrapposizione su questo tema. "La mia proposta – ha dichiarato la consigliera provinciale di maggioranza – tuttavia non sovverte il principio introdotto nella scorsa legislatura, ha detto, piuttosto intende affinare quello strumento dando all’elettore una possibilità in più, mantenendo l’alternanza di genere e offrendo anche alle donne un’opportunità in più”.

Assurdo a suo avviso basare l’opposizione solo sul principio puramente matematico che con la terza preferenza non si favorirebbero le donne: “Ritengo sbagliato, poco onesto intellettualmente ed incoerente essere etichettata come “nemica delle donne” perché questa proposta mantiene l’alternanza di genere, ha proseguito. Tanto più guardando alla mia storia e alla mia azione politica, sempre dalla parte delle donne madri e lavoratrici. La prospettiva delle cordate maschili con la presenza ancillare di una donna al centro non mi sembra immaginabile, ha aggiunto, ed è frutto di mentalità retrogade”

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