Politica / Quirinale

Vanessa Cattoi si fida di Salvini: “Fedele alla sua linea, il centrodestra resterà compatto”

La deputata trentina: “Provo una grande emozione e soprattutto tanta responsabilità nei confronti del popolo italiano che oggi come non mai ha bisogno di un Presidente che sappia affrontare al meglio le attuali e future sfide” (intervista uscita il 17 gennaio)

di Nicola Marchesoni

"Berlusconi al Quirinale? Sarebbe all'altezza del ruolo". La deputata trentina leghista Vanessa Cattoi commenta così la decisione del centrodestra di appoggiare la candidatura del Cavaliere al Colle. Per capire se la decisione di puntare sul fondatore di Forza Italia per la presidenza della Repubblica sia una scelta convinta da parte della coalizione alternativa al centrosinistra oppure ci si trovi di fronte a una strategia studiata a tavolino per bruciarlo, basterà attendere qualche giorno.
Onorevole, come vede Berlusconi al posto di Mattarella?
Bene. Stiamo parlando di una persona che ha contribuito non solo come politico ma anche come uomo d'azienda, dando lavoro a moltissimi Italiani, allo sviluppo del nostro Paese.
All'interno dello stesso centrodestra ci sono diverse perplessità intorno a questa soluzione. Il Cavaliere è una figura divisiva.
Ho fiducia in Matteo Salvini e seguiremo come Lega le sue indicazioni. Confido nelle doti del mio segretario di far convergere tutta la nostra coalizione sulla miglior scelta possibile: è un'occasione storica per il centrodestra.
Non sarebbe meglio puntare su una figura super partes come Draghi?
Draghi sta svolgendo al meglio il suo operato in qualità di presidente del Consiglio e ritengo sia determinante per il nostro Paese che lui porti a termine questo importante incarico. Il premier riesce a far trovare la sintesi ad una maggioranza eterogenea, credo che se venisse meno questo suo ruolo si creerebbe un'instabilità che danneggerebbe lo sviluppo futuro del nostro Paese. Più che guardare all'interesse o alla convenienza politica dei singoli partiti è necessario fare le scelte più giuste per l'Italia in un momento storico così particolarmente difficile.
Nella partita quirinalizia quanto inciderà la variabile Renzi?
Speriamo che converga sul candidato presidente che uscirà dal centrodestra.
Non vedrebbe bene al Colle una donna?
Credo che ridurre una nomina così importante per il futuro dell'Italia ad una questione di genere svilisca il ruolo della donna non solo all'interno delle istituzioni ma anche all'interno della società civile. Abbiamo molte donne ai vertici delle istituzioni ma anche donne presidenti di importanti cda nominate per le loro competenze e capacità. Non deve essere una questione di genere ma un'evoluzione culturale che deve superare preconcetti ideologici e basarsi di più su criteri di obiettiva meritocrazia. Il fatto di porre la questione in certi termini fa capire come nel nostro Paese ci sia ancora molto da fare anche se invece dal canto suo la politica credo che mai come in questa legislatura sia intervenuta con forza e determinazione sotto il profilo legislativo a sostegno di un ruolo centrale della donna.
Le operazioni di voto partiranno il 24 gennaio, la nomina del nuovo presidente passerà anche da lei. Emozionata?
Provo una grande emozione e soprattutto tanta responsabilità nei confronti del popolo italiano che oggi come non mai ha bisogno di un Presidente che sappia affrontare al meglio le attuali e future sfide.
Quando si tornerà invece alle urne?
Certamente fra un anno e la Lega sarà pronta come lo era nella primavera 2018. L'importante è che l'espressione della volontà popolare trovi corrispondenza nel futuro governo: dovrebbe esser scontato e giusto che ciò si verifichi".

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