Pandemia / Veneto

Zaia: contagiati anche il direttore della sanità Luciano Flor e l'assessora Manuela Lanzarin

Nel punto stampa di oggi, 17 gennaio, il presidente della Regione ha comunicato che il manager trentino (già numero uno dell'Apss) e la responsabile della sanità in giunta sono risultati positivi malgrado il booster, ma entrambi sono asintomatici

VENEZIA. Il contagio covid corre anche in Veneto, tra i nuovi posititvi, ha reso noto oggi il presidente della Regione Luca Zaia, anche quelli dell'assessore Manuela Lanzarin e del direttore regionale della sanità, il trentino Luciano Flor, che in precedenza rivestiva un analogo incarico al verice dellAzienda provinciale (Apss).

"Entrambi sono contagiati nonostante le tre dosi di vaccino, ma asintomatici", ha spiegato Zaia.

Proprio in tema di contagi e gravità della malattia nelle diverse categorie di persone, arriva un'interessante ricerca svolta in Veneto per valutare l'efficacia"sul campo" (effectiveness) della vaccinazione anti-covid, in rapporto alla durata della positività, durata dell'ospedalizzazione e mortalità.

Uno studio coordinato dalla responsabile del servizio prevenzione regionale, Francesca Russo, e da Vincenzo Baldo, responsabile del servizio igiene e sanità pubblica dell'Università di Padova.

Questi alcuni dei dati di sintesi: i non vaccinati rischiano 6,25 volte di più il contagio da Covid-19 rispetto ai vaccinati, 10 volte di più di finire in ospedale e 12 volte di più di morire.

Si raffredda intanto la curva di crescita del covid in Veneto.

Forse la regione ha iniziato quella fase di plateau che - dopo picchi da oltre 21.000 contagi al giorno - potrebbe portare alla discesa: Zaia guarda la situazione attraverso i dati degli ospedali: "Questa settimana è cruciale, di certo. Abbiamo il dato negativo di 200 persone in terapia intensiva, ma d'altra parte ormai da una decina giorni siamo lì intorno. È chiaro che il vaccino ha fatto il suo lavoro".

La campagna di immunizzazione è infatti il solo elemento ad avere numeri regolari: anche ieri, domenica, sono state praticate oltre 50.000 somministrazioni, con le terze dosi trainanti (31.150), e un tasso di copertura con prima inoculazione che raggiunge il 24,4% dei bambini tra 5 e 11 anni.

Il bollettino dei contagi, come ogni lunedì, è invece influenzato dalla minor attività di tracciamento del giorno festivo: sono 6.381 i nuovi positivi in 24 ore, trovati tuttavia con soli 50mila tamponi, rispetto a medie di 120-140.000 test al giorno.

Alto invece il numero dei decessi, 28.

Crescono i ricoveri ospedalieri, 1.766 (+31) in area medica, e in terapia intensiva, 205 (+7).

"È innegabile che da qualche giorno, tocchiamo ferro, sembra ci sia una fase di plateau, che la curva si sia raffreddata e appiattita, nel trend regionale e delle Ulss" ha spiegato Zaia.

A oggi possiamo dire che abbiamo 'scontato' i bagordi e le feste di Natale; nella contabilità sanitaria il paziente che entra adesso in ospedale non è reduce dalle festività, per questo la curva sembra si stia raffreddando. Occorre capire se questa settimana sia il giro di boa o preluda a scenari ancora non 'raffreddati'".

In Veneto l'occupazione in area medica è del 25%, quella delle intensive al 20%, l'indice Rt è dell'1,31, e l'incidenza di 2.400 casi su 100 mila.

   

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