Pandemia / I numeri

Italia, oltre 300 morti e quasi 200 mila positivi. Leggero calo dei ricoveri in rianimazione, il 67% dei pazienti non sono vaccinati

I dati del ministero indicano invece un altro aumento dei ricoveri nei reparti ordinari, dove ora si trovano 17.300 malati. Il monitoraggio della Federazione aziende sanitarie: la metà dei non vaccinati prima di finire in ospedale godeva di buona salute e non aveva comorbidità

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TRENTO. Scendono i contagi ma aumentano le vittime del covid, secondo il bollettino odierno diffuso dal ministero della salute.

Sono 196.224 i casi rilevati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 220.532.

Le vittime sono invece 313, mentre martedì erano state 294, tuttavia il numero dei decessi contiene qualche decina di casi relativi a un riconteggio effettuato dalla Regione Toscana e riguardante l'arco degli ultimi sei mesi.

Risultano oggi esserci ben 2.222.060 attualmente positivi in Italia, 87.921 in più rispetto a martedì.

Negli ospedali 1.669 i pazienti in terapia intensiva, otto in meno in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite: un calo che non si vedeva da tempo.

Gli ingressi giornalieri sono 156 e i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 17.309, ovvero 242 in più di ieri.

I test: 1.190.567 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 1.375.514.

Il tasso di positività è al 16,5%, stabile rispetto al 16% di ieri.

Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 7.971.068 e i morti 139.872.

I dimessi e i guariti sono invece 5.609.136, con un incremento di 108.198 rispetto a ieri.

Rispetto al conteggio dei morti la Regione Toscana comunica che "l'elevato numero di decessi segnalati in data odierna è legato ad una verifica effettuata nell'ambito territoriale di Livorno che ha permesso di individuare 37 ulteriori pazienti con Covid deceduti nell'arco di 6 mesi, cioè dal 15 giugno al 6 gennaio, che non erano stati comunicati".

Ieri, martedì, si è registrato un nuovo record di somministrazioni per i vaccini covid: oltre 686 mila, con 77.500 prime dosi, di cui 48 mila bambini e 22.500 over 50. Lo fa sapere la struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo.

Sono cresciuti del 32% in una settimana i ricoveri per covid (rispetto alla scorsa settimana quando l'incremento era stato del 26%), negli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso).

È la più veloce accelerazione registrata in due mesi dal monitoraggio Fiaso.

La rilevazione è stata effettuata l'11 gennaio e riguarda un totale di 2.183 pazienti adulti e 120 pediatrici.

In una settimana la crescita nelle terapie intensive è stata del 18% negli ospedali sentinella della Fiaso.

I non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 67% del totale.

La metà dei non vaccinati prima di finire in ospedale godeva di buona salute e non aveva comorbidità.

Di contro i vaccinati in terapia intensiva sono il 33%: due su tre sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino e per l'85% dei casi si tratta di persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.

"Già in primavera, tra aprile-maggio 2022 ragionevolmente saremo fuori dalla pandemia. Spero potremo togliere le mascherine, visto che credo che avremo il 95% di vaccinati", ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Matteo Bassetti il direttore della clinica malattie infettive ospedalepoliclinico San Martino di Genova.

"Credo - ha aggiunto - che in Italia oggi ci siano il 10-15 per cento di positivi, quindi circa dieci milioni di persone, ed entro la primavera più di un italiano su due sarà contagiato".

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