Covid / I dati

Pazienti Covid in ospedale, il Trentino è dietro solo al Friuli

I dati diffusi dalla Fondazione Gimbe sono pessimi: incidenza di casi per 100.000 abitanti sopra la soglia d’allarme di 250, occupazione di posti letto a quota 20%

TRENTO. I dati diffusi oggi (16 dicembre) dalla Fondazione Gimbe certificano una situazione di pieno allarme per la provincia di Trento nella lotta al Covid. Siamo tra le 26 province italiane in cui si è superata la soglia dei 250 casi per 100.000 abitanti (con un’incidenza di 265 casi) e abbiamo la peggior somma italiana dopo il Friuli per tasso di occupazione da parte di pazienti Covid in area medica e in area critica, rispettivamente con il 19,7% e il 20% dei posti totali.

In tutte le Regioni, ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Molise e Provincia Autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 4,4% dell'Abruzzo al 94,8% della Basilicata. Questo il quadro che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 8-14 dicembre 2021.

In questo contesto, rileva il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, «le ultime misure del Governo, che mirano ad innalzare la protezione nei confronti del virus, non hanno modificato i criteri per assegnare i colori alle Regioni, definiti quando non erano noti il declino dell'efficacia vaccinale e la necessità delle terze dosi e non incombeva la minaccia di una variante così preoccupante».

Ma questi «criteri lasciano alle Regioni la massima autonomia nell'aumentare la disponibilità di posti letto per ridurre i tassi di occupazione, con il rischio di congestionare silenziosamente gli ospedali e limitare l'accesso alle cure ai pazienti non Covid».

Le 26 Province in cui l'incidenza supera i 250 casi per 100.000 abitanti sono: Trieste (601), Treviso (573), Bolzano (568), Padova (552), Vicenza (541), Imperia (450), Venezia (434), Rimini 411), Verbano-Cusio-Ossola (361), Pordenone (346), Gorizia (332), Forlì-Cesena (330), Ravenna (321), Verona (320), Rovigo (298), Aosta (290), Savona (288), Ferrara (287), Belluno (286), Reggio nell'Emilia (285), Bologna (268), Varese (267), Trento (265), Monza e della Brianza (260), Mantova (253) e Biella (252).

A livello nazionale, al 14 dicembre (in base ai dati Agenas), il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid è dell'11,9% nei reparti di area medica e del 9,5% in area critica, con notevoli differenze regionali: la PA di Bolzano supera la soglia del 15% in area medica (17,2%) e del 20% in area critica (22%); le soglie del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica risultano entrambe superate in Calabria (19,4% area medica e 11,0% area critica), Friuli (24,5% area medica e 16,0% area critica), Liguria (17,0% area medica e 12,2% area critica) e PA di Trento (19,7% area medica e 20,0% area critica).

Inoltre, per l'area medica si colloca sopra la soglia del 15% la Valle D'Aosta (21,2%), mentre per l'area critica superano la soglia del 10% Emilia-Romagna (10,3%), Lazio (12,0%), Marche (14,4%), Molise (10,3%) e Veneto (13,3%).

comments powered by Disqus