Politica / Il caso

I consiglieri regionali si danno l’aumento. Grosselli: “Schiaffo ai lavoratori”. Zanella: non accettabile

I settanta eletti riceveranno subito un tesoretto da 500mila euro, poi ognuno avrà l’indennità più alta. Minoranze sul piede di guerra

I FATTI Blitz in Consiglio regionale
VIDEO Alex Marini: ecco che cosa è successo

TRENTO. Una bufera. Per il blitz in Regione per per l’adeguamento automatico degli stipendi dei consiglieri. Il blitz è andato a segno ieri pomeriggio in Consiglio regionale, su proposta del presidente Josef Noggler.

I consiglieri hanno deciso di farsi un regalo, sbloccando l'aumento delle indennità e dei rimborsi spese. I 70 rappresentanti dell'autonomia, quindi, riceveranno subito un tesoretto di 500 mila euro (per una media di settemila euro a testa) e poi vedranno crescere la busta paga mensile.

Di fronte alla protesta delle opposizioni lo stesso Noggler e il leghista Roberto Paccher hanno difeso il provvedimento: «È la legge 6 del 2012 a stabilire che l'indennità mensile lorda va rivalutata, e l'Avvocatura di Stato lo conferma. L'adeguamento Istat va liquidato anno per anno», ha spiegato Paccher.

La reazione di Grosselli (Cgil)

Furiosa la reazione di Andrea Grosselli, segretario trentino della Cgil: "Dalla Regione neppure un euro per coprire i buchi pensionistici degli stagionali senza lavoro quest'inverno. Ma con un blitz durante l'assestamento la maggioranza Svp-Lega questa sera reintroduce gli aumenti automatici delle indennità dei consiglieri regionali. Uno schiaffo a migliaia di lavoratrici e lavoratori trentini e sudtirolesi. È uno schiaffo alle migliaia di lavoratrici e lavoratori che con la pandemia hanno perso lavoro e reddito». 

La denuncia di Alex Marini: "Nuovo blitz della Svp sugli stipendi"

La video denuncia del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Alex Marini: "Blitz della Svp in consiglio regionale sugli stipendi"

L’ira di Paolo Zanella Futura

Parole di fuoco sul blitz in Regione sono arrivate pure da Paolo Zanella di Futura.

“Con un emendamento della Svp a prima firma del Presidente del Consiglio, Noggler, portato direttamente in aula all'ultimo, si pone il tema delle indennità dei Consiglieri nell'assestamento di bilancio regionale.

Nel metodo questa incursione è inaccettabile, perché ci sono diversi disegni di legge che trattano il tema, con diverse proposte su come determinare l'indennità consiliare. E soprattutto in un momento di crisi come questo è una partita che si poteva lasciare da parte”.

E aggiunge: “Si sbloccano gli arretrati degli ultimi otto anni delle rivalutazione Istat delle indennità consiliari, si aumentano le indennità consiliari adeguandole alla rivalutazione in base all'indice Itat, ora e poi all'inizio di ogni legislatura (adeguamento automatico all’indice Istat riconfermato, seppur ogni cinque anni: torna una sorta di scala mobile solo per i consiglieri regionali). L'adeguamento non avviene rispetto all'indice Istat nazionale, ma a quello medio tra quelli delle città di Trento e Bolzano, notoriamente più alti. Viene abrogata la possibilità di rinunciare a tutta o a parte dell'indennità”.

 

E conclude: “A sentire i colleghi della Lega, che hanno sostenuto questo emendamento, viene da pensare che quelli che oggi reclamano questi soldi come dovuti perché accantonati per loro, sono gli stessi che ogni volta in aula e in commissione mi attaccano quando chiedo di stanziare i fondi per il rinnovo del contratto pubblico (il Trentino è l'unico territorio in Italia a non averlo fatto).

E poi mi chiedo: non si poteva, se proprio, proseguire il percorso in Commissione su proposte che agganciano l'adeguamento ai contratti del pubblico invece che all'Istat?! Vedi poi che veloci diventavano a rinnovarlo. E poi: era il momento durante questa crisi con persone disoccupate e che hanno perso reddito?! Ovviamente ho votato contro. Ovviamente è passata coi voti della maggioranza”.

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