Covid / Vaccini

Le ferie estive frenano le vaccinazioni: domenica a Trento Sud solo 400

In tanti stanno aspettando di passare queste settimane di ferie, rinviando dunque alla fine di agosto la prima dose di vaccino. I responsabili del drive through: “Bisogna proteggersi al più presto”

TRENTO. Prosegue la campagna vaccinale anti-Covid in Trentino. Anche nel pomeriggio di domenica, al drive through di Trento Sud si è visto il consueto via vai di macchine, per un totale di 400 iniezioni a fine giornata. Tuttavia, il periodo non gioca a favore di infermieri e medici impegnati nell'immunizzazione dei cittadini: tanti infatti coloro che stanno aspettando di passare queste settimane di ferie, rinviando dunque alla fine di agosto, se non addirittura a settembre, la prima dose di vaccino.

«Rinnoviamo l'appello a prendere appuntamento quanto prima per la somministrazione - ha spiegato Nicoletta De Giuli, infermiera coordinatrice della struttura. - Sappiamo che in tanti stanno aspettando di andare o tornare dalle vacanze, dunque ci aspettiamo un calo fino alla metà di agosto. Tuttavia, con la possibilità ora di anticipare le seconde dosi, scegliere il tipo di vaccino e soprattutto con la grande disponibilità che abbiamo, speriamo in una maggiore adesione. Il lavoro comunque non manca, dato che anche per questa settimana ci sono numerose prenotazioni, ma ribadiamo che serve vaccinarsi al più presto per uscire da questa situazione».

In effetti, i numeri evidenziano una grande fiducia nel siero: 1.416 prenotazioni per la giornata di lunedì, circa 1.200 per oggi – martedì 20 luglio – ed altre 1.300 per mercoledì. Numeri tra l'altro in rialzo, ha aggiunto De Giuli, dato che le prenotazioni sono ancora aperte ad ogni tipo di vaccino.

Intanto nel pomeriggio di domenica, con una situazione tranquilla, sono state aperte solo quattro delle otto corsie disponibili ed è stato inoculato principalmente il vaccino Moderna, eccezion fatta per coloro che, ricevuto Pfizer la prima volta, hanno potuto richiedere e ottenere lo stesso vaccino anche per la seconda dose. Addirittura, qualche ragazzo ha ricevuto il richiamo dopo una prima dose fatta in America, mentre altri turisti italiani hanno sfruttato la sede per completare il ciclo. Un lavoro reso possibile anche grazie all'aiuto dei tantissimi volontari, che nelle ultime settimane hanno permesso la somministrazione media di circa 2.000 dosi al giorno.

Personale che si sta rivelando fondamentale anche in un momento come questo, durante il quale per medici e infermieri è arrivato il tempo di fare qualche giorno di meritata vacanza.

«Diamo la nostra disponibilità perché vogliamo aiutare gli altri - hanno spiegato, dal reparto amministrazione, Paola Palumbo e Cristina G. - Comunichiamo le nostre disponibilità e poi veniamo chiamate, non importa che sia domenica o un altro giorno».

Mentre Mariacristina Andreaus, ad un anno dalla pensione e impegnata direttamente nelle vaccinazioni, ha aggiunto: «Sono veramente felice di poter aiutare in questo modo. I turni, di circa quattro ore, alle volte possono essere pesanti, ma con la compagnia dei colleghi e di coloro che ricevono il siero passano velocemente e in allegria».

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