Politica / Il caso

Degasperi: “Spesi quasi 2 milioni per il sistema di videosorveglianza ma è tutto bloccato”. Fugatti: fermi per la privacy

Il presidente della Provincia ha risposto all’interrogazione del consigliere di Onda Civica: “I comuni interessati dal progetto sono 38. Attualmente sono stati realizzati 19 varchi”

TRENTO. Due milioni di euro per la videosorveglianza in Trentino. Soldi già spesi e sistema ultimato: ma è tutto fermo. Per capire il motivo di tutto questo il consigliere di Onda Civica Filippo Degasperi ha presentato un’interrogazione provinciale.

"A distanza di qualche anno, nonostante l’enfasi con cui fino a qualche tempo fa si parlava di “sicurezza” – spiega l’esponente di minoranza – nonostante la parte tecnologica sia completata e teoricamente funzionante, pare che il sistema non sia ancora operativo e che quindi il contributo al lavoro delle Forze dell’ordine sia nullo. Voglio sapere il perché”.

Nella sua risposta, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti conferma che al momento è tutto fermo. E precisa: “Allo stato attuale il sistema è in grado di trasmettere i dati provenienti dai varchi realizzati, tuttavia la disciplina del trattamento dei dati è condizione necessaria per consentire la piena operatività”.

Con la firma del protocollo d’intesa del 2016 tra la Provincia autonoma di Trento, il Commissariato del Governo, e il Consorzio dei Comuni trentini è stato avviato un percorso finalizzato alla realizzazione di un complesso sistema di controllo integrato del territorio.

“L’obiettivo – spiega il governatore – è ambizioso: creare una rete che consenta uno scambio di informazioni costante tra Forze dell’ordine (centrali operative della Polizia di Stato e dei Carabinieri); potranno essere coinvolti anche i Corpi di Polizia locale. L’obiettivo condiviso è migliorare la sicurezza del territorio sia in termini di prevenzione che di contrasto di fenomenologie criminose.

Il progetto, finanziato dalla Provincia, prevede l’istallazione di varchi territoriali sulle strade che consentono l’accesso alla Provincia e sui principali snodi viari. Ciascun varco sarà dotato di un sistema di videosorveglianza che consentirà la lettura delle targhe dei veicoli in transito. L’attività è in corso di realizzazione da parte di Trentino Digitale. Il costo complessivo è pari a 1.612.969,92 euro (Iva compresa)”.

E prosegue: “Prima di avviare il progetto è stata fatta un’attività di monitoraggio dei sistemi di videosorveglianza già presenti. I comuni interessati dal progetto sono 38. Attualmente sono stati realizzati 19 varchi. In alcuni casi si utilizzeranno sistemi di videosorveglianza già istallati di proprietà dei Comuni, sono in corso di realizzazione gli adeguamenti necessari al fine di renderli idonei per la trasmissione dei dati. E’ stato inoltre realizzato un Data Center per la gestione dei dati raccolti collocato presso la Questura di Trento.

La realizzazione del sistema integrato di controllo del territorio, ha richiesto, l’implementazione di una piattaforma software molto sofisticata, che consentirà, attraverso l’uso di procedure intelligenti, una rapida consultazione dei dati di interesse investigativo. I dati potranno essere oggetto di elaborazioni in tempo reale, che permetteranno per esempio di individuare possibili percorsi e tempi”.

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