Ambiente / I dati

Qualità dell'aria in Trentino: a marzo polveri sottili fuori soglia in alcune località

Il report dell'Appa indica la presenza di concentrazioni superiori al limite previsto per la media giornaliera in tre stazioni della rete provinciale di monitoraggio

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TRENTO. Il mese di marzo in Trentino è stato caratterizzato da concentrazioni di polveri sottili Pm10 tipiche del periodo, che hanno raggiunto valori superiori al limite previsto per la media giornaliera di 50 µg/m3 in tre stazioni della rete provinciale di monitoraggio della qualità dell'aria, "a causa di una configurazione meteorologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti nel fondovalle".

Lo segnala il report di marzo del'Appa. Le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto sono state superiori a quanto rilevato lo scorso anno in occasione dell'inizio del periodo di lockdown, quando le limitazioni erano più stringenti, ma inferiori rispetto a quanto rilevato nello stesso mese degli anni precedenti.

Le concentrazioni medie orarie sono risultate sempre inferiori al limite di 200 µg/m3.

Per le polveri sottili Pm10, il valore massimo è stato raggiunto una sola giornata a Riva del Garda, con una concentrazione media giornaliera di 70 µg/m3. Per tutti gli altri superamenti la concentrazione media giornaliera è stata di poco superiore al limite previsto. 

"Come spesso succede - scrive la Provincia - in questo periodo dell’anno, si è venuta a creare una configurazione meteorologica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti nei fondovalle e favorevole alla formazione del particolato secondario, vale a dire quello che si forma in atmosfera in seguito a trasformazioni chimico-fisiche di altre sostanze anche a seguito dell’aumento dell’irradiazione solare rispetto al periodo invernale".

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