Diritti/ L’iniziativa

Sassi rossi contro la violenza sulle donne: da WiRun a tutto il Trentino

Un piccolo gesto che riempie il mondo, in prima fila per ricordare Deborah e tutte le altre donne vittime di femminicidio e abusi

di Patrizia Niccolini

TRENTO. Sassolini colorati di rosso lasciati lungo piste ciclabili, strade, sentieri di montagna, sulle cime, vicino a laghi. Non sono pietre qualunque, sono un simbolo, piccolo ma significativo, della volontà di dire basta ad abusi e maltrattamenti sulle donne e di solidarietà nei loro confronti.

A promuovere l'iniziativa con l'hashtag #unsassocontrolaviolenza è Women In Run Trento, un gruppo di amiche che per sensibilizzare sui temi della violenza di genere propone dal 2015 una corsa-camminata non competitiva di 5 km in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, destinando quanto raccolto grazie alle iscrizioni al fondo provinciale "La violenza non è un destino" a sostegno delle donne e dei loro figli/e.

A inizio marzo il gruppo ha lanciato l'idea di un sassolino come promemoria prezioso, scrivendoci sopra il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522, attivo 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno, e posizionando il primo in piazza S.Maria Maggiore sabato 27 febbraio alla manifestazione promossa per ricordare Deborah Saltori e tutte le vittime di femminicidio in Trentino. Il giorno seguente, guidate dalla referente organizzativa Laura Salvetti, le WIRun ne hanno portato uno sulla ciclabile presso il Bici Grill Trento a simboleggiare un messaggio di speranza per chi è in difficoltà e di sostegno alla famiglia di Deborah e il gesto è stato subito imitato da molte persone.

Il gruppo sta infatti postando man mano sulla pagina facebook.com/wiruntrento immagini inviate da ogni angolo del Trentino da amici e sostenitori di sassolini che stanno popolando il territorio, dal Bondone alla cima della Marzola, lungo la ciclabile a Trento Nord e Mori, a Canal San Bovo, in val di Non e di Sole. Uno è stato realizzato dai ragazzi e dalle ragazze di Anffas Trentino Onlus ospiti della comunità alloggio Le Palme di Arco, un altro è stato collocato vicino alla stele che ricorda Alba Chiara Baroni e poi alle torri di Madonna Bianca e a Gardolo di Mezzo, attraverso tutta Trento.

Anche l'associazione sportiva Atletica Valle di Cembra ha subito aderito: "Lo diciamo ad alta voce: La violenza non è un destino. Non possiamo correre insieme, ma vogliamo rimanere vicino a chi è in difficoltà, a chi sta subendo violenze, a chi non vede un futuro. Prendete un sasso, dipingetelo di rosso e scriveteci "1522" il numero anti-antiviolenza. Lasciatelo sulle strade perché tutti possano vederlo, trovarlo e per lanciare un messaggio a chi è in difficoltà: non sei sola, non sei solo! E non dimentichiamo di sostenere la famiglia di Deborah: gofund.me/6a67f6e0 oppure IT84U0830401817000016393674″. La raccolta fondi ha raggiunto i 103.791 euro e nel frattempo il conto corrente "Fondo per i figli di Deborah" è stato intestato a "Gruppo Alpini Vigo Cortesano", il cui legale rappresentante è Giulio Covi.

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