Trento/ Il caso

Torna la banda di via Manci: furti e spintoni alle commesse, nonostante il «daspo»

Erano stati allontanati dalla Polizia Locale: si sono solo spostati di cento metri ma imperversano ancora in centro: altro tentativo di furto finito a spintoni e minacce alle commesse

TRENTO.  Non è bastato l’allontanamento da parte della Polizia Locale, e il «daspo» che imponeva loro di non avvicinarsi alla zona. I balordi ubriachi e maneschi della «banda di via Manci» a Trento sono tornati a colpire nei giorni scorsi.

In due riprese, uno degli uomini colpiti già dall’avvertimento dei vigili, ha tentato dei furti in negozi del centro città: sono pochi quelli rimasti aperti in “zona rossa”, ed allora questi ladri molesti colpiscono le attività aperte, i supermercati e le altre attività «essenziali».

Anche stavolta, per la ferma reazione dei commessi, è finita a spintoni e minacce: una vera e propria rapina, ed è l’ennesima.

La situazione infatti, da un mese, è fuori controllo. Stavolta non è entrato in azione il noto «quartetto» che da un anno stazionava in via Manci, bivaccando da mattina a sera, consumando alcolici fin dalla prima mattina. E sul tardi, ubriachi fradici, si mettevano in moto per arraffare merce nelle boutique.

Hanno colpito più volte nel centro storico, Sono stati allontanati, ma sono tornati, anche se non si fanno più vedere sdraiati per terra, ma stazionano nella zona di via Torre Verde per poi «risalire» dai vicoli uno alla volta per le loro incursioni.

Il gruppo - che si accompagna spesso anche con due donne - era in fondo tollerato nei mesi scorsi, e sostanzialmente innocuo a parte qualche rissa fra di loro; ma da trenta giorni è una vera escalation.Che i provvedimenti municipali non hanno fermato.

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