Coppia scomparsa, per facilitare le ricerche nell'Adige sarà ridotta la portata del fiume

Nei prossimi giorni sarà ridotta la portata del fiume Adige, limitando il deflusso delle dighe a monte che alimentano il fiume, per facilitare le ricerche della coppia bolzanina scomparsa ormai un mese fa.

È quanto trapelato dopo una riunione dei rappresentati delle organizzazioni di protezione civile, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, che sono attualmente impegnati nelle ricerche dei coniugi Laura Perselli e Peter Neumair.

Alla riunione, coordinata dalla Procura, hanno partecipato, tra l'altro, i gestori dei bacini idroelettrici e della Alperia Greenpower. Sono state riassunte le operazioni condotte nelle settimane passate e sono state definite le future azioni di ricerca come richiesto dalla magistratura investigativa e dalla polizia giudiziaria indagante.

Le zone di ricerca sono state suddivise, come richiesto dalla Procura, sulle squadre di ricerca e assegnate alle organizzazioni coinvolte.

Le operazione proseguono anche nei prossimi giorni.

Sono stati consultati e coinvolti anche i rappresentati della protezione civile della Provincia di Trento e del Corpo permanente Vigili del fuoco di Trento.

Un mese fa, il 4 gennaio, la scomparsa dei coniugi bolzanini.

Gli inquirenti hanno preparato un corposo dossier di migliaia di pagine, a supporto dell'ipotesi accusatoria a carico del figlio, Benno, trent'anni, indagato perché sospettato di duplice omicidio e occultamento dei cadaveri.

Fermato la settimana scorsa, ora si trova in stato di carcerazione preventiva alla casa circondariale di Bolzano.

Sabato scorso il giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle ha convalidato per Benno il provvedimento di fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti i pericoli di inquinamento delle prove, di fuga e di reiterazione del reato (il nucleo familiare è composto anche di un altro fratello e una sorella, e vi sono alcuni testimoni chiave che l’accusa si appresta a far deporre).

Durante l’udienza per la conferma del fermo, l’uomo accusato di aver ucciso i suoi genitori, si è avvalso della facoltà di non rispondere. I legali spiegano che lo farà in uno dei prossimi interrogatori. Anche perché - appunto - vogliono avere il tempo di leggere il dettagliato dossier prodotto dalla pubblica accusa.

Nel frattempo negli ultimi giorni glin investigatori dei Ris sono tornati nell'abitazione della famiglia, in via Castel Roncolo a Bolzano, per effettuar enuovi rilievi.

Ora si profila dunque la ripresa delle ricerche nelle acque dellAdige, già a lungo scandagliate nelle settimane scorse.

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